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LIBERO

Guadagnare col vino I saldi arrivano pure in enoteca ... Bottiglie da intenditori con i prezzi tagliati anche del 30%: mentre le grandi etichette acquistano peso negli indici esteri, in negozio si possono trovare marche d’occasione ... Si poteva non nutrire una particolare simpatia per l’Avvocato ma è rimasta famosa la battuta di Gianni Agnelli a un petulante intervistatore che gli chiedeva come mai lui italiano avesse comprato Chateau Margaux, uno dei grandissimi cru di Bordeaux. Rispose: “Investire in vino conviene perché mal che vada te lo bevi”. Soprattutto - verrebbe da dire - in tempi di vacche anoressiche come questi. Su due versanti: se avete soldi da investire comprate i Supertuscan, rendono più dell’oro, almeno stando al Live-Ex il superindice che misura le performance dei vini top al mondo, se invece volete farvi una buona bottiglia questo è il momento di andare in enoteca perché si trovano a prezzi di saldo. Oddio non in tutta Italia e non per tutte le tipologie. Su Chianti e Brunello se va grassa potete ottenere un dieci per cento pagando in contanti, sui piemontesi lo sconto arriva al trenta e per alcune tipologie di vini meno blasonati si accede tranquillamente al paghi uno prendi due. Inoltre questo è il momento di comprare vino sfuso. La vendemmia che sarà anticipata impone alle cantine di svuotare le botti e dunque comprare lo sfuso può essere un ottimo affare. Si arriva a prezzi che oscillano da 1,50 euro per i bianchi a 2,30 per i rossi anche Doc e Docg. Sia pure con l’atteggiamento del “purché non si sappia in giro” anche le enoteche si sono acconciate alla stagione dei saldi. Lo ha reso noto Winenews (www.winenews.it), il principale e più cuccato sito d’informazione sul vino d’Italia che ha fatto un giro tra i principali enotecari d’Italia. I Trimani - vinattieri da due secoli a Roma - regolarmente fanno saldi: “Ne facciamo quattro all’anno, ognuno al cambio di stagione e per nove giorni scontiamo tutto del 20%”. A Parma, all’Enoteca Cavalli, addirittura c’è lo scaffale delle bottiglie a metà prezzo. Una politica di saldi di fine stagione è quella che segue Giovanni Consonni dell’Enoteca dall’Enologo di Giussano (Monza) che a febbraio e nel periodo luglio agosto abbassa i prezzi soprattutto sui vini al top. Ora ci sono cento etichette in saldo. E anche al Sud va di moda lo sconto. I Picone di Palermo durante l’estate fanno una decisa promozione sui bianchi trentini e siciliani. A Torino, città di riferimento delle più blasonate bottiglie del Piemonte, strappare un prezzo conveniente non è impossibile. Spiega Manuela Zacchello “Facciamo forti sconti su vecchie annate di vini di qualità che costano sui 20 euro, soprattutto sui bianchi, però, perché i vini rossi tendono a non svalutarsi”. A Trento l’Enoteca Grado ha strutturato una politica del prezzo così concepita: “Applichiamo sconti del 10% su 4 etichette alla volta (tutte della stessa azienda o di 2 aziende diverse) e le promozioni valgono per 15 giorni”. E se invece vi siete stancati di inseguire il toboga dei listini di Borsa, il mattone vi spaventa per via dell’Imu e avete un po’ di quattrini da investire com4pratevi dei Supertuscan. Il mercato dei vini bordolesi si è contratto del 20% in un anno e i prezzi dei Premier Cru sono crollati del 30%. 1 Supertuscan, invece, hanno fatto un significativo più 9%. Il Liv-Ex Supertuscan 50 (composto dal Masseto e dall’Ornellaia della Tenuta dell’Ornellaia, dal Sassicaia della Tenuta San Guido, dal Tignanello e dal Solaia di Marchesi Antinori) ha superato il Liv-Ex Fine Wine 50 (composto da cinque premier cru di Bordeaux: HautBrion, Lafite, Latour, Margaux e Mouton Rothschild), totalizzando un ritorno sull’investimento del 76%, rispetto al 26% di quello dei vini francesi. Nulla rispetto al prezzo dell’ Henri Jayer Richebourg Grand Cru: 11.300 euro a bottiglia che è la più cara del mondo. L’ha indicata www.Wine-Searcher.com, il sito degli enofissati che fa la classifica mondiale dei 50 vini gioiello. Questa, però, in saldo non si trova.

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