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LIBRO DEL GIORNO: “ROCKITCHEN”, COME TI CUCINO LA MUSICA. RICETTARIO SI ISPIRA A 30 CLASSICI MUSICA, DAGLI STONES AL BOSS. 30 MENU PER 30 DISCHI

Di solito prima si organizza una cena, poi si pensa al sottofondo musicale. Rockitchen ribalta invece questa consuetudine. La raccolta illustrata e a colori, suggerisce 30 menu, dal primo al dolce, sulla base delle suggestioni che arrivano da trenta capisaldi del rock and roll, del blues e del jazz. Piatti semplici, che non hanno bisogno della stessa creatività dei musicisti che li hanno ispirati.

Gli abbinamenti cibo-musica sono garantiti da Paola De Angelis, uno dei conduttori dello storico programma musicale “Rai Stereonotte”, che scrive anche per Ultrasuoni del “Manifesto” e per “Il Giornale della musica2; e da Andrea Tantucci, che ha lavorato per il Ristorante Le Busche di Montecarotto (una stella Michelin), la Mimosa di Tolentino ed è proprietario di un agriturismo biologico a Cingoli.

Ecco allora i sapori ispirati da Revolver, uno dei dischi più famosi dei Beatles, “apertamente psichedelico eppure sempre stimolante”: “seppie in umido con limone e olive in salsa al nero”, “salmone affumicato con pane tostato e chutney al finocchio e zenzero” e, per finire, “torta di mele al rum con panna acida”. Bruce Springsteen e il suo Born to run, suggeriscono invece una cena leggera per “uno nato per correre che ci tiene all’alimentazione”: per il Boss, allora, “Fagiolini e spinaci con salsa di patate e zafferano”, “crema di zucchine al limone e basilico con mezze maniche al farro”, “pomodori ripieni di melanzane con salsa di cetrioli”. Per i Rolling Stones il menu si modula su Beggars Banquet, un disco, scrivono gli autori del libro, “che non stanca mai, esattamente come la pasta”. Per le icone del rock, allora, un piatto a base di spaghetti e Stilton, un formaggio inglese; si prosegue con pollo alla diavola (in omaggio a Simpathy for the devil) e si chiude con un dessert di “more e lamponi allo sciroppo di violette e orchidee”. Ma c’è l’imbarazzo della scelta per gli artisti internazionali e le ricette abbinate, dal maiale ubriaco alla Zeppelin, al petto d’anatra alla Dylan, al tacchino ripieno alla Hendrix. Nella raccolta spicca anche il menu dedicato all’italiano Fabrizio De Andrè e al suo Creuza de ma, un “incastro di suoni occidentali e mediorientali, caldo coinvolgente e poetico” con cui si sposano bene “cous cous ai frutti di mare”, “frittura di pesciolini” e “torta mimosa”.

Nel libro, ci sono anche note e curiosità su ciascuno degli artisti che, promettono gli autori, “vi faranno fare bella figura anche come conversatori a tavola”. Le ricette sono divise per stagioni e come tutte i volumi di cucina che si rispettino, Rockitchen ha anche un glossario e un ricettario di base per i classici (pasta frolla, brodo di carne, pasta all’uovo). Non mancano gli abbinamenti cibo-vino, curati da Marco Casanoletti dell’Oasi degli Angeli, azienda agricola di Cupramarittima, produttrice del famoso Kurni.

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