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ATTUALITÀ

L’Intelligenza artificiale aiuta la ricerca dell’occupazione in agricoltura: nasce “ConfagriJob”

Il servizio digitale frutto della collaborazione tra Confagricoltura, Gruppo Umana e Indeed. E intanto calano gli infortuni sul lavoro in Italia
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Secondo Confagricoltura mancano 200.000 lavoratori in campagna

Non è una novità che il settore agricolo, che conta oltre un milione di lavoratori, è alla costante ricerca di occupati per le attività da svolgere in campagna e non solo. Una richiesta fondamentale per garantire continuità ad un comparto (dove la presenza straniera è decisiva) che è vitale per l’economia italiana e per le sue eccellenze che vengono esportate nel mondo. Eppure ogni anno mancano al settore agricolo circa 200.000 lavoratori con la ricerca del personale che rappresenta una grande sfida, che si rinnova di continuo, per le aziende. Per cercare una soluzione a questo fenomeno che è anche un’emergenza, Confagricoltura, la prima associazione di categoria del comparto, ha deciso di puntare su tecnologia e innovazione creando “ConfagriJob”, il servizio digitale per trovare personale in agricoltura e che si fa aiutare anche dall’Intelligenza artificiale. Sviluppato in collaborazione con il Gruppo Umana, tra i principali operatori di servizi per le risorse umane, e con Indeed, la più grande piattaforma di recruiting online in Italia, “ConfagriJob” è stato presentato, ieri, a Palazzo della Valle, a Roma, dai tre partner del progetto alla presenza del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Il servizio consente alle imprese agricole, supportate dalle Unioni provinciali di Confagricoltura, di pubblicare gli annunci di lavoro su una serie di piattaforme ad alto potenziale attrattivo - “indeed.com”, “cving.com” (azienda del Gruppo Umana) e “confagrijob.it” - che coprono tutto il territorio italiano. Le candidature, grazie all’Intelligenza artificiale, vengono filtrate prima dell’invio alle imprese così da favorire l’incontro tra domanda e offerta. Lungo tutto il processo, il personale delle sedi locali della Confederazione resta a disposizione delle imprese tramite Hubfarm, la piattaforma digitale targata Confagricoltura.
“Il capitale umano - ha spiegato Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura - è una risorsa cruciale per il potenziamento del nostro settore agricolo. Senza personale adeguato, non possiamo produrre di più, crescere sui mercati esteri, interpretare al meglio la rivoluzione che, con la transizione digitale e quella ambientale, sta ridefinendo il comparto”. Maria Raffaella Caprioglio, presidente Umana, sottolinea come l’iniziativa “nasce nell’idea comune di diffondere una cultura del lavoro fondata sull’osservanza delle regole e il rispetto e la valorizzazione dei lavoratori”. Inoltre, ha commentato Ilaria Caccamo, managing director Indeed Italia, “grazie all’intelligenza artificiale e all’innovazione digitale, aiuteremo un settore strategico come l’agroalimentare a trovare candidati in modo rapido ed efficace e contribuiremo alla competitività di un ambito vitale per l’economia italiana”.
E se l’occupazione resta un tema centrale per il settore, lo stesso si può dire per gli infortuni, di cui si è parlato sempre a Palazzo della Valle in occasione dell’incontro “Lavoro sicuro in agricoltura”. Fortunatamente, come riporta l’ultimo quinquennio indagato dall’Inail (2018-2022), gli incidenti occorsi ai dipendenti agricoli sono sensibilmente diminuiti, a parità di occupati. Nel 2022 si è registrato un decremento del 21,5% sul 2018. Una tendenza positiva che prosegue anche nel 2023. Si evidenzia, inoltre, una contrazione anche degli incidenti mortali denunciati che, mediamente, sempre nel periodo di riferimento, sono risultati in leggero calo: il dato massimo, pari a 171 infortuni, è stato rilevato nel 2019 e quello minimo, 137 infortuni, nel 2022.
Presentate, inoltre, le relazioni “Lavorare in sicurezza: manuale per imprese agricole”, di Aronne Strozzi, professore aggiunto della Luiss School of Government, e “Lavoro e sicurezza in agricoltura: analisi e proposte” di Roberto Caponi, direttore Politiche lavoro di Confagricoltura. Un lavoro congiunto che ha dato vita a una guida per le imprese agricole con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori. Questo prontuario, che in futuro potrà diventare un’app e avvalersi della realtà aumentata, integra aspetti normativi, organizzativi e operativi, includendo una lista di controllo per verificare in ogni momento la compliance ai principi di sicurezza sanciti dalla normativa.
“Per rafforzare la sicurezza sul lavoro in agricoltura - ha detto Giansanti - le parole chiave sono innovazione, incentivi e semplificazione. Partiamo da un dato: le aziende agricole più grandi registrano una minor incidenza di infortuni, se confrontate con le microaziende e con i lavoratori autonomi. Gran parte degli infortuni, inoltre, avviene su trattori obsoleti, pertanto è utile incentivare il ricambio, anche attraverso i bandi Inail Isi che vanno replicati e rafforzati. Sul piano normativo, occorre semplificare il sistema di regole, privilegiando la sicurezza sostanziale rispetto a quella formale, e adeguando la normativa alle peculiari caratteristiche del lavoro agricolo. Bisogna, inoltre, migliorare il sistema dei controlli, selezionando con maggiore attenzione le imprese da ispezionare, attraverso una puntuale attività di intelligence. Altro dato sul quale riflettere è l’eccessiva pressione contributiva Inail che grava sui datori di lavoro agricolo (13,24%), elevata sia in relazione agli altri settori produttivi (massimo 11%) sia in relazione all’andamento della gestione agricola Inail per la parte che riguarda i lavoratori dipendenti. Mancano inoltre incentivi economici per le imprese virtuose, che rispettano le regole e non registrano infortuni”. Le relazioni introduttive hanno costituito la base per gli interventi successivi di Fabrizio D’Ascenzo, presidente Inail, Gabriele Fava, presidente Inps, Giovanni Mininni, segretario generale Flai-Cgil; Onofrio Rota, segretario generale Fai-Cisl, Giancarlo Sponchia, presidente Aniv-associazione nazionale Ispettori di vigilanza, Enrica Mammucari, segretaria generale Uila-Uil, e Claudio Paitowsky, presidente Confederdia.
In generale, a livello di dibattito pubblico sul tema, spiega una nota di Confagricoltura, “si registra un percepito di insicurezza che non sempre corrisponde al vero. Dal confronto con gli altri Paesi europei, in realtà, emerge che il dato degli infortuni in Italia è in linea con gli indici medi dell’Unione e di molto inferiore rispetto a un importante Paese agricolo come la Francia. A questi risultati stanno contribuendo diversi fattori: dallo sviluppo di forme di agricoltura sostenibili, alla presenza di operatori sempre più professionali, al contributo dato da tutta la filiera nel mettere a disposizione mezzi tecnici in grado di seguire l’evoluzione dell’agricoltura”.

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