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IL FUTURO DELL’OSPITALITÀ

Lo chef Pino Cuttaia: “la condivisione di gesti tra le sponde del Mediterraneo strumento di pace”

Per il presidente de “Le Soste di Ulisse” la nuova fase dell’associazione è allargarsi dalla Sicilia alle aree di cultura millenaria del Mare Nostrum

“La Sicilia tutta vive un momento di grande attenzione come destinazione di un turismo internazionale colto e non solo balneare. E in un momento anche così politicamente delicato vogliamo tornare a parlare di comunanza e condivisione di “gesti”: quelli che legano una sponda all’altra del Mediterraneo e che devono diventare strumenti di cultura e di pace. La nostra Associazione unisce da oltre vent’anni i cuochi siciliani e, in una nuova fase, si propone di allargare il compasso su tutte le aree di cultura millenaria bagnate dal Mare Nostrum”. A dirlo è Pino Cuttaia, chef due stelle Michelin de “La Madia” di Licata e presidente “Le Soste di Ulisse”, che riunisce il meglio dell’ospitalità di Sicilia, in vista del Congresso “Di che Sicilia siamo fatti?”, un incontro tra protagonisti dell’ospitalità, professionisti e stampa internazionale dedicato alla cultura enogastronomica innovativa, alla conservazione e alla sostenibilità del Mar Mediterraneo ed a nuovi modelli di ospitalità, per una “Sicilia Futura”, il 29 e il 30 ottobre, all’Hotel Minareto di Punta Castelluccio a Siracusa.
Accanto agli chef provenienti dai “Tre Valli” che raccolgono in sé le variegate anime gastronomiche della Sicilia, ci saranno alcuni tra i nomi più innovativi della cucina contemporanea, da Maksut Askar (Neolokal, Istanbul) a Jacopo Ticchi (Trattoria Da Lucio, Rimini), da Chiara Pavan E Francesco Brutto (Venissa, Mazzorbo) a Tamara Rigo (pastry chef Gucci Osteria by Massimo Bottura, Los Angeles), da Sahar Parham Al Awadhi (“Mena’s 50 Best Pastry Chef” 2022, Dubai) a Manolis Papoutsakis (Pharaoh, Atene), da Vicky Sevilla (Arrels, Sagunto) ad Andrea Moscardino (restaurant Ceto Mauro Colagreco, Roquebrune Cap-Martin). Ma anche i grandi vini di Sicilia, nei calici, con il Consorzio Sicilia Doc, guidato da Antonio Rallo e partner da quest’anno de “Le Soste di Ulisse”, di “Vitigni & Territori”, un “Regional Rasting” attraverso le varietà autoctone più riconosciute e rappresentative, in un viaggio come quello di Ulisse intorno al “continente Sicilia”, per scoprirne le multiformi ed innovative interpretazioni. Infine, tra gli altri, ci saranno alcuni dei più influenti travel editors internazionali che racconteranno la loro visione della Sicilia, tra cultura del viaggio, ospitalità e territori enologici, come Sara Magro de “Il Sole 24 Ore”, Maria Shollenbarger del “Financial Times - Htsi”, Robert Camuto, author e contributing editor “Wine Spectator” e Matthew Bell, contributing editor “The Times”.

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