“L’artista ha una funzione essenziale, la sua maestria rimane indispensabile. Tuttavia tale maestria non sarà più solo dei grandi artisti famosi, sarà di tutti coloro che sapranno cimentarsi non solo nel produrre un’opera, ma nell’integrare la creazione nella convivenza sociale”. Parole di Michelangelo Pistoletto, un “gigante” dell’arte contemporanea”, con il suo linguaggio visionario che mette in relazione arte, società e sostenibilità, e che sarà il presidente onorario - davvero d’eccezione - della giuria del “Vinitaly Design Award”, il riconoscimento dedicato all’eccellenza del packaging per vino, spirits, birra e olio, che celebra l’edizione n. 30 ribadendo, attraverso lo sguardo del grande esponente dell’Arte Povera sull’estetica del vino, il ruolo del design come linguaggio culturale e come forma di responsabilità verso il futuro. Le opere di Pistoletto, infatti, dai celebri “Quadri specchianti” agli “Oggetti in meno”, dalla “Venere degli Stracci” al “Terzo Paradiso”, da “Le Stanze” a “Rebirth” ed ai progetti di trasformazione sociale di Cittadellarte - Fondazione Pistoletto, hanno ridefinito il ruolo dell’artista come attivatore di consapevolezza collettiva. Nella quale, come ha raccontato un decennio fa, in un’intervista a WineNews (che, con il direttore Alessandro Regoli, fa parte della giuria del premio), “arte e vino non sono cose necessarie per vivere, ma fanno bene allo spirito”.
Michelangelo Pistoletto - la cui carriera è costellata di premi prestigiosi, tra cui il “Leone d’Oro alla Carriera” della Biennale di Venezia e il “Praemium Imperiale per la pittura” di Tokyo - ha, infatti, anche un legame profondo con il vino: a partire da una delle più importanti e pionieristiche collezioni d’arte in cantina, quella del Castello di Ama per l’Arte Contemporanea in Chianti Classico (vero e proprio “distretto del vino e dell’arte” internazionale, come abbiamo raccontato in un video), alla scultura realizzata per il progetto “Vendemmia d’Artista” di Ornellaia, della Tenuta dell’Ornellaia di Bolgheri (aggiudicata in un’asta benefica battuta da Sotheby’s per 80.000 sterline), a testimonianza di una sensibilità che riconosce il vino come una delle più antiche espressioni della civiltà umana - tanto da firmare l’etichetta anche del “Vino della Pace”, simbolo enoico dell’unità e della fratellanza tra i popoli di tutto il mondo, prodotto dal 1985 fino al 2012, da uve di oltre 600 vitigni diversi, nella “Vigna del Mondo” della Cantina di Cormòns nel Collio Friulano - e di un’arte che nasce dal lavoro e dalla terra e che, nella sua visione di “arte rigenerativa”, è chiamata oggi a essere rinnovata.
Pistoletto offrirà, dunque, al “Vinitaly Design Award”, una prospettiva inedita, capace di ampliare il valore culturale del packaging e di interpretarlo come forma di comunicazione, responsabilità e riflessione estetica. “La presenza del maestro Pistoletto - spiega Federico Bricolo, presidente Veronafiere - conferisce all’edizione n. 30 del “Vinitaly Design Award” una dimensione nuova. La sua visione amplia il significato stesso del packaging, trasformandolo in un atto culturale: uno specchio del nostro tempo e delle responsabilità che abbiamo come filiera creativa”.
Il Concorso è ora ufficialmente aperto e le iscrizioni resteranno attive fino all’11 marzo 2026. I vincitori saranno scelti dal comitato scientifico e da una giuria - presieduta dal pluripremiato designer Mario Di Paolo e composta da persone di competenza specifica (nominate da Veronafiere) scelte tra designer, art-director, artisti, giornalisti ed esperti del settore. La cerimonia di premiazione sarà di scena l’11 aprile 2026, in una serata di gala nello splendido scenario del Teatro Ristori, a Verona, alla vigilia di Vinitaly (12-15 aprile). E l’edizione 2026 si arricchisce di tre nuovi Premi Speciali: il Premio Sostenibilità, il Premio SolExpo, che estende il dialogo con il settore dell’olio, e il Best Student’s Work, pensato per valorizzare i giovani talenti del packaging design. Per i quali, l’opera del maestro Pistoletto continua a rappresentare una visione etica ed estetica che ispira nuovi modelli culturali per il futuro.
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