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Lo Specchio De La Stampa

Oltrepò alla riscossa. Nata quasi un secolo fa, la Cantina di Casteggio ha intrapreso un’importante opera di rilancio. Abbattimento delle rese, valorizzazione dei vini autoctoni, selezione: questi i suoi cavalli di battaglia ... Oltrepò Pavese è un terroir che ha vissuto alterne fortune. Grazie alla sua vicinanza alla grande città (Milano) ha beneficiato di un mercato immenso e ricco. Finita l’epoca del vino come alimento, l’economia di questo zona ha conosciuto un momento di appannamento. Non si trattava più di «sfamare» una grande metropoli, ma di regalare quel qualcosa in più a consumatori divenuti più attenti alla qualità e meno alla quantità. I produttori di questa zona, da buoni lombardi, non si sono lasciati scoraggiare e si sono rimboccati le maniche.Il terreno è buono, così come il clima, asciutto in inverno e ventilato d’estate, fattori questi che permettono la realizzazione di vini di buon livello. La Cantina di Casteggio, nata nel lontano 1907, conta oggi la bellezza di 450 soci e di 1.100 ettari di proprietà, ha intrapreso, cinque anni fa, un’importante opera di rilancio e di ristrutturazione. Il rinnovamento è partito dal vigneto: «Abbiamo deciso di iniziare dalla terra», racconta il direttore generale Emilio De Filippi, «perché nel nostro lavoro l’uva gioca un ruolo centrale. Infatti, il vino non può essere una pura creazione dell’enologo». Anche se come tecnico, è stato ingaggiato certamente uno dei migliori sulla piazza: ovvero Riccardo Cotarella. Dopo essersi concentrati sull’abbattimento delle rese in vigna, sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni e sullo studio dei terreni più vocati, si è passati ad ampliare la selezione. Nel 2000 è nato il Longobardo, un blend di barbera, croatina, cabernet sauvignon e pinot noir, un prodotto innovativo e di ottima qualità che ha subito raccolto ottimi giudizi di critica. Una delle caratteristiche principali della cantina è l’attenzione al prezzo delle bottiglie, che non è mai esagerato. «I nostri soci», aggiunge Emilio De Filippi, «hanno capito che il mondo sta cambiando, che la redditività non si realizza producendo sempre più uva. Per questo motivo, stanno collaborando con grande impegno a questo progetto di rinnovamento e di crescita».

Cantina di Casteggio, Casteggio (Pv)Tel. 0383/806311

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