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Lo Specchio De La Stampa

Dal cactus all’uva. Per anni ha coltivato piante tropicali. Poi, la svolta. Oggi Luigi Valori è titolare di una tra le più interessanti realtà vitivinicole d’Abruzzo, che ha puntato tutto sulla qualità dei vigneti ... Un esperto di piante tropicali prestato all’enologia: questo è Luigi Valori. La sua azienda sorge nel cuore delle Colline Teramane, a Sant’Omero. Un territorio tra i più vocati dell’Abruzzo dal punto di vista enologico, una zona in grande crescita qualitativa che da quest’anno ha raggiunto l’ambìto riconoscimento della Denominazione di origine controllata e garantita per il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane.Si tratta di un’area che beneficia, da un lato, dei venti caldi dell’Adriatico, dall’altro delle correnti fresche che arrivano dal vicino Appennino. L’altitudine media del comprensorio è di trecento metri sul livello del mare.In questo contesto comincia a operare nel 1996 il vulcanico e simpaticissimo Luigi: dopo anni spesi nella cura paziente delle piante tropicali, decide di acquistare sei ettari di vigneto nelle campagne di Sant’Omero. Convinto di dovere abbracciare da subito la filosofia dell’alta qualità, crea un team di comprovate professionalità: come agronomo chiama Federico Curtaz, come enologo Attilio Pagli. A dargli una grossa mano per la cantina, Lidia Consolani, a detta di Luigi il vero cuore dell’azienda.Il primo vigneto, con piante di venticinque anni, viene rinnovato e comincia anche il processo di abbattimento delle rese, tanto che ogni pianta, oggi, non produce più di un chilo d’uva. Tra il 1998 e il 1999 l’azienda si amplia grazie all’acquisto di altri sei ettari che, dopo un lungo lavoro di impianto, sono entrati in produzione in questi ultimi anni. «In totale», dice Luigi Valori, «posso contare sull’apporto di sedici ettari, visto che quattro sono in affitto. La produzione totale non supera le quarantamila bottiglie annue, fatto che testimonia le bassissime rese in vigna». Le tipologie prodotte sono quelle classiche di questo bel comprensorio abruzzese, ovvero il Montepulciano e il Trebbiano d’Abruzzo. Bottiglie che, dopo un comprensibile periodo di rodaggio, risultano oggi molto interessanti sia per la ricchezza di profumi sia per la persistenza gustativa.

Valori, Sant’Omero (Te), Tel. 0861-88461

Da provare

Montepulciano d’Abruzzo 2002

Il vino «base» della cantina di Luigi Valori presenta un rapporto fra qualità e prezzo invidiabile, tanto che è stato premiato dalla Guida al Vino Quotidiano di Slow Food. Grandi i profumi; in bocca si rivela pieno e strutturato; elegante nel finale. Prezzo medio in enoteca: 9 euro

Montepulciano d’Abruzzo Vigna S. Angelo

È il vino più ambizioso della cantina, denso già sulle pareti del bicchiere. I sentori spaziano dall’amarena alla mora ai sentori di caffè. Le stesse sensazioni che si ritrovano al gusto, che si apre morbido e offre un lungo finale. Prezzo medio in enoteca: 16 euro

Trebbiano d’Abruzzo Preludio 2002

Nonostante l’annata non troppo felice, Luigi Valori è riuscito a presentare un bel prodotto. L’esame olfattivo evidenzia un frutto giallo avvolgente e sentori vanigliati, mentre il gusto, che accompagna un persistente finale, è potente ed elegante. Prezzo medio in enoteca: 8 euro

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