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MERCATI

Londra chiama, Italia risponde: export agroalimentare in Uk a 4,2 miliardi di euro nel 2022

Analisi Coldiretti /Filiera Italia: il 25% delle bottiglie di Prosecco sono stappate in Gran Bretagna. Volano salse e conserve di pomodoro
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Il vino italiano, Prosecco in testa, è amato in Uk (ph: Roberta Radini da Pixabay)

Londra chiama, Italia risponde. La Gran Bretagna, nell’ultimo anno, ha consumato una bottiglia di Prosecco su quattro (25%) di tutte quelle stappate nel mondo ma il “feeling” con il made in Italy che, a Londra, dove la premier Giorgia Meloni ha incontrato a Downing street il leader britannico Rishi Sunak, non si ferma soltanto alle famose bollicine. Oltre al vino nelle tavole inglesi trovano sempre più posto formaggi, salse e conserve di pomodoro ma anche ortaggi, succhi di frutta e marmellate che vanno a comporre circa la metà di tutto l’export agroalimentare italiano nel Regno Unito. Esportazioni che hanno fatto segnare il record storico di 4,2 miliardi di euro nel 2022. Numeri che arrivano dall’analisi Coldiretti /Filiera Italia, presenti a Londra con una ampia delegazione di imprese associate per il workshop sull’agroalimentare, promosso dal Governo, con la partecipazione del presidente Coldiretti Ettore Prandini, del segretario generale Vincenzo Gesmundo e dell’amministratore delegato Filiera Italia Luigi Scordamaglia.
Nel 2022 le esportazioni di vino in Uk hanno sfiorato gli 812 milioni di euro (+9% rispetto all’anno precedente) con il Prosecco che pesa in valore per quasi la metà di tutte le bottiglie finite sulle tavole d’Oltremanica. A seguire, evidenzia Coldiretti, le salse e le conserve di pomodoro per 328 milioni, i formaggi, dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano, per 321 milioni di euro, frutta e verdura per 267 milioni, conserve di verdura e ortaggi per 145 milioni e le marmellate per 80 milioni che fanno registrare un balzo del +63% sull’anno precedente. La Gran Bretagna è quarta tra i partner commerciali dell’Italia per cibo e bevande subito dietro a Germania, Stati Uniti e Francia.
Una curiosità riguarda poi le uova, prodotto base per il classico breakfast all’inglese insieme alla pancetta: nell’ultimo anno la Gran Bretagna ha importato dall’Italia quasi 23 milioni di uova, sottolinea Coldiretti, e solo a gennaio 2023 sono già oltre 4 milioni quelle arrivate dal Belpaese, quasi quintuplicate sullo stesso mese dello scorso anno (+362%). Coldiretti e Filiera Italia hanno portato alcuni dei campioni dell’agroalimentare italiano, che, da soli, rappresentano un fatturato di 20 miliardi, per incontrare i buyer delle principali catene distributive e i più importanti importatori inglesi.
Per il presidente Coldiretti, Ettore Prandini, che ha sottolineato come le esportazioni di cibo e vino made in Italy in Gran Bretagna sono cresciute del 10% nel primo bimestre del 2023, “l’iniziativa è parte integrante della nuova politica di internazionalizzazione avviata da Coldiretti per presidiare tutti i principali appuntamenti internazionali e raccontare, promuovere valorizzare la produzione agroalimentare italiana per individuare nuove opportunità di mercato in modo da contrastare anche il crescente fenomeno del falso Made in Italy a tavola che ruba all’Italia ben 120 miliardi di euro all’anno e centinaia di migliaia di posti di lavoro”.

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