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AGROALIMENTARE

L’oro verde della Toscana: i 44 oli extravergini di oliva “ambasciatori regionali”

Nel territorio regionale sono più di 50.000 le aziende produttrici, su oltre 80.000 ettari, per un valore di 130 milioni di euro
AMBASCIATORI, DOP, EXTRAVERGINE, IGP, OLIO, TOSCANA, Non Solo Vino
L’olio extravergine d’oliva, eccellenza di Toscana

Tra i tanti tesori dell’agricoltura di Toscana, oltre ovviamente al vino, c’è l’olio extravergine di oliva, uno dei prodotti più rappresentativi, tanto che i migliori 44 - tutti appartenenti alle cinque Dop e Igp - prodotti nella campagna olearia 2019/2020, ottenuta attraverso una particolare attenzione dedicata dalle aziende alle fasi di coltivazione, raccolta, trasformazione, conservazione e confezionamento del prodotto, sono diventati ufficialmente ambasciatori della Toscana in Italia e nel mondo, nominati dalla “Selezione degli oli extravergini di oliva Dop e Igp della Toscana”, promossa dalla Regione Toscana, con la collaborazione della Camera di Commercio di Firenze, di PromoFirenze e di Fondazione Sistema Toscana.
Si tratta di 9 oli della Dop Chianti Classico, 1 olio della Dop Lucca, 1 olio della Dop Seggiano e oli dell’Igp Toscana: Castello di Brolio e Castello di Brolio Monocultivar Moraiolo di Barone Ricasoli, “Cesare e Cesara Buonamici” Olio evo Bio Colline di Firenze di Buonamici, Bardi Olio extravergine di oliva di Carraia, Casa Lucii, Ruggente di Castel Ruggero Pellegrini, Castello di Montegonzi, Abbraccio Monocultivar di Ciacci Anna, Clivio degli Ulivi Monovarietale Frantoio e Clivio degli Ulivi Monovarietale Leccino di Clivio degli Ulivi, Dievole Ipg Toscano e Dop Chianti Classico, Fattoria Bini, La Castellina di Fattoria La Castellina, Fattoria Poggio Borgoni, Fattorie Parri, Fonte di Foiano, Frantoio Buraschi, Frantoio del Grevepesa, Prima Oliva di Frantoio di Croci, Franci Bio e Franci Frantoio di Frantoio Franci, Frantoio Moro, Frantoio Pasquini, Pruneti Dop Chianti Classico e Igp Toscana di Frantoio Pruneti, Poggio al Vento di Giannini Giancarlo, Olio Grullo di La Gramigna, I Campacci di Le Selve, Leoverde, Marini, Mariolo di Mori Concetta, Olivicoltori delle Colline del Cetona, Olio del Capunto - Ecco! di Oliviera Sant’Andrea, L’Olinto Frantoio di Podere Grassi, Podere San Bartolomeo Bio di Podere San Bartolomeo, Poggio Amasi, Reto di Montisoni, L’Olio di Jacopo di Stefanini Tronchetti, Cassiano di Talente, Tenuta la Poggiona di Tenuta la Poggiona a Pisignano, Antico Borgo di Terre dell’Etruria, Verdoliva e Villa Tolomei.
“Consideriamo un piccolo miracolo - ha detto l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Marco Remaschi - il fatto di aver potuto completare l’iter di preparazione della selezione degli oli. Quest’anno la manifestazione è, più di sempre, il frutto della passione e dell’impegno di tutti per dare continuità a questa iniziativa e offrire un segnale di sostegno a tutto il panorama olivicolo toscano. I 44 oli che sono riusciti a salire sino al rango di eccellenze dimostrano la qualità dei nostri prodotti, una qualità che ci accompagnerà in un anno difficile, per sostenerci in tutti i mercati”.

Focus - Olio extravergine Dop e Igp: le caratteristiche
Il patrimonio olivicolo regionale è formato da oltre 15 milioni di piante, delle quali più del 90% è costituito da poche varietà: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino, Pendolino e Olivastra Seggianese. Negli oliveti toscani ne sono comunque presenti numerose altre (minori) che sono state censite e studiate attraverso approfondite indagini. Si tratta di un immenso patrimonio genetico, selezionato e riprodotto localmente nel corso dei secoli, che forma con l’ambiente naturale un insieme inscindibile. In Toscana sono oltre 50.000 le aziende produttrici di olio extravergine di oliva su oltre 80.000 ettari.
La produzione media annua si attesta attorno ai 140.000 quintali (in calo nel 2019 con appena 99.000 quintali) generando un valore di circa 130 milioni di euro (quasi il 5% sul valore totale della produzione agricola regionale), dati che possono subire forti variazioni di anno in anno in base alle condizioni climatiche. Consistente la quota di olio biologico: 7.000 quintali prodotti da quasi 2.000 aziende su una superficie di oltre 8.300 ettari. Sul territorio regionale si contano inoltre circa 400 frantoi attivi e numerose imprese di confezionamento dell’olio di oliva.
A monte della filiera olivicola ed olearia regionale, si registra una significativa presenza di imprese vivaistiche specializzate nella produzione di piantine di olivo, concentrate soprattutto nella zona di Pescia che rappresenta uno dei principali poli del vivaismo olivicolo a livello nazionale. Il principale punto di forza del settore olivicolo ed oleario regionale è rappresentato dall’elevata qualità delle produzioni, per la quale la Toscana è ampiamente conosciuta e apprezzata a livello internazionale.
Nel panorama nazionale delle Denominazioni di Origine Protette (Dop) e delle Indicazioni Geografiche Protette (Igp) degli oli extravergini di oliva, la Toscana emerge per i quantitativi di oli certificati, che rappresentano una quota rilevante del totale nazionale. Sono cinque le Dop e Igp degli oli extravergini di oliva registrate dall’Unione Europea che si riferiscono a zone di produzione comprese nel territorio regionale: Toscano Igp, Chianti Classico Dop, Terre di Siena Dop, Lucca Dop, Seggiano Dop.
Oltre 80 corsi professionali per assaggiatori di olio d’oliva, autorizzati dalla Regione Toscana, dal 2000 ad oggi, più di 800 assaggiatori di olio di oliva iscritti nell’articolazione regionale dell’elenco dei tecnici ed esperti degli oli d’oliva vergini ed extra vergini, rappresentano un’altra dimostrazione concreta della diffusione nella regione della cultura di questo prodotto.

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