L’estate deve ancora ufficialmente iniziare, ma il mondo del vino ha già i “radar” accesi sulla vendemmia che verrà. Una raccolta decisamente attesa, in un anno fondamentale per il settore alle prese con le incertezze internazionali, ma anche climatiche. E, non a caso, c’è chi si sta portando avanti, decidendo di fare squadra. Succede nell’Oltrepò Pavese dove due realtà di riferimento come Losito e Guarini (nata nel 1910, e con una produzione annua di circa 25 milioni di bottiglie) e la cooperativa Torrevilla (che abbraccia 500 ettari di vigneto per 200 soci coltivatori e 2 milioni di bottiglie prodotte), “annunciano una collaborazione progettuale straordinaria in grado di garantire le operazioni di vendemmia 2025 sul cui esito si manifestano sempre maggiori dubbi e previsioni pessimistiche”. Un’azione definita “concreta per gli agricoltori e l’intero comparto vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese”. Per una vendemmia che diventa, così, “solidale”, considerando che le due importanti realtà “hanno deciso di socializzare risorse, strutture e competenze per garantire il ritiro e la valorizzazione delle uve conferite dai viticoltori evitando pesanti ricadute economiche sulle famiglie e sull’intero territorio. Un’operazione di responsabilità verso l’Oltrepò Pavese e chi lo lavora da generazioni, in un momento delicato in cui gli interrogativi e le criticità superano le certezze”.
Presto si conosceranno ulteriori approfondimenti, visto che, si legge in una nota, “le istituzioni sono già state informate e un primo incontro ufficiale avverrà nei prossimi giorni per condividere le azioni intraprese e il percorso che porterà alla gestione solidale della vendemmia. Nelle prossime settimane verranno forniti ulteriori dettagli attraverso un incontro pubblico”.
Con questa iniziativa Losito e Guarini e Torrevilla Viticoltori Associati si vogliono fare “promotori di un piano progettuale territoriale finalizzato, non solo alla salvaguardia del raccolto, ma soprattutto a ridare fiducia e dignità all’intera comunità agricola”.
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