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L’unita’

Marchionne rassicura: “Per me la Fiat sta davanti a tutto” ... Dopo la nomina a vicepresidente Ubs conferma il suo impegno a Torino... Euforia Sergio Marchionne, il più amato tra i manager, anzi tra i top manager, dell’industria nazionale, dopo la resurrezione della Fiat, ha scelto, lui che è quasi astemio, Montalcino e il suo Brunel, top vitivinicolo, per rasserenare gli animi, per rassicura­re i suoi fans: certo farà il vicepresidente esecutivo all’Ubs... ...Chiuso l’argomento. Inevitabile che Sergio Marchion­ne, per il futuro dell’auto torinese, si richiamasse al Brunello, il gran festeggiato (è stata presentata la vendemmia 2007: “Una vendem­mia eccezionale”, ha commenta­to un altro ospite, il ministro del la­voro Cesare Damiano, auspican­do che la Fiat raggiunga le quota­zioni internazionali del pregiatissimo rosso, “un’icona che rappre­senta l’Italia, qualcosa che dimo­stra la capacità del nostro Paese di produrre cose che sono veramen­te eccellenti”. Marchionne ha con­fessato di aver cominciato a bere ed apprezzare il vino solo a 43 an­ni, ed è stato proprio il Brunello a “corromperlo”. C’è qualcosa d’al­tro ovviamente che lega la Fiat al Brunello e ai vigneti, oltre l’educazione etilica del suo ad: “Un trattore su quattro al mondo è del gruppo Fiat e Torino è prima al mondo per le vendemmiatrici” e, poi, pro­prio nel centro design dell’azienda automobilistica, Roberto Giolito, che ha già disegnato la 500 e si sta ora occupando delle nuove Panda e Punto, ha ideato la formella di ce­ramica che celebra l’annata del Brunelle (tridimensionale, una mappa, una bottiglia e Fiat 500).

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