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MADE IN ITALY IN AGRICOLTURA ... IL MINISTRO ZAIA: “GLI ITALIANI VOGLIONO I DAZI PER TUTELARE LE NOSTRE RADICI”

“Ancora una volta il popolo apprezza l’operato di questo Governo e capisce i danni che un’inutile idolatria per il mercato può portare ai nostri produttori e consumatori”: così il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia commenta l’indagine Coldiretti-Swg.

“Il fatto che 53 italiani su 100 sarebbero favorevoli a dazi per proteggere le nostre produzioni indica quanto forte sia la preoccupazione per un mercato senza regole e senza protezioni. Non è pensabile che i nostri agricoltori e i nostri allevatori - prosegue Zaia - debbano adeguarsi al dumping sociale ed economico che proviene da alcuni mercati, oltretutto privi di una regolamentazione sanitaria paragonabile a quella italiana ed europea. Proprio in queste ore, gli agricoltori francesi bruciano fieno e copertoni agli Champs-Élysées, a Parigi, e in altre città della Francia, per protestare contro il calo dei prezzi dei prodotti agricoli, provocato anche dalla concorrenza sleale di molti Paesi”.

“Le risposte raccolte dall’istituto demoscopico mi confermano nell’idea che gli italiani comprendono le ragioni della nostra azione politica. Dazi o non dazi, una cosa è chiara: la necessità di tutelare, con i nostri prodotti, anche le nostre radici è largamente condivisa”.

“Dai dati diffusi nel Forum Coldiretti di Cernobbio emerge con chiarezza che tra i prodotti più meritevoli di protezione per gli italiani ci sono quelli agroalimentari. E le nostre politiche di tutela vanno in questa direzione. Bisogna intervenire al più presto per garantire ai consumatori almeno le informazioni sulla provenienza dei prodotti. La trasparenza e l’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una necessità sempre più pressante per cui ci stiamo battendo sia a livello nazionale che comunitario”.
“Sulla protezione di alcuni prodotti essenziali dell’agroalimentare nazionale, continueremo a batterci in sede Wto per tutelarli e garantirli da concorrenze che non consideriamo ancora accettabili. Per l’Italia è prioritario che siano salvaguardati i prodotti agricoli delle zone temperate italiane, evitando la loro inclusione nella lista dei prodotti tropicali, come ad esempio il riso o gli agrumi o i pomodori. Non permetteremo che questi prodotti vengano considerati come prodotti tropicali con la conseguenza del loro completo smantellamento daziario o di una loro riduzione dell’85%”.

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