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Magazine / Corriere Della Sera

Nell’anno di vino - Per fare un affare, investite su queste etichette ... Niente siccità, poche grandinate, buone escursioni termiche e un settembre caldo di giusto. Risultato: la vendemmia 2004 sarà di quelle da ricordare. “Eccellente per i bianchi, orrida per i rossi”, dice Giuseppe Martelli, direttore di Assoenologi, a WineNews, magazine on line specializzato: “I riscontri di cantina danno vini bianchi fini e freschi, con profumi intensi. E per i rossi, i presupposti per avere ricchezza di struttura ed equilibrio ci sono tutti”. Così, mentre i vignaioli si preparano a festeggiare al Salone del Vino (Torino, dal 14 novembre) una produzione intorno ai 48 milioni di ettolitri (contro i 44 del 2003, in cui i vigneti furono spremuti dal grande caldo), gli esperti si sbilanciano. “Le etichette 2004 su cui Investire? Anzitutto, i grandi piemontesi, come il Barbaresco: il clima di quest’anno ce li restituirà in gran forma”, dice Marco Gatti, enogastronomo in attesa di presentare all’Expo dei Sapori milanese la sua Top 100 dei vini italiani. “Poi, l’Aglianico del Vulture: la Basilicata è un territorio che merita scommesse. Infine, certi valdostani autoctoni rilanciati da poco, tipo il Fumin. Annata perfetta. Saranno la vera sorpresa”.

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