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Magazine / Corriere Della Sera

In alto i calici, della pace e del business ... Lechaim, alla vita, è la formula che in ebraico si usa per il brindisi. In alto i calici dunque... Il movimento della sinistra radicale Gush Shalom (Blocco della Pace) brinda al trasferimento dell’importante industria vinicola Barkan dall’omonimo insediamento nei Territori occupati al kibbutz Hulda, che sta nei confini dell’Israele pre 1967. Se ne va così una delle maggiori risorse economiche della West Bank. Da dieci anni la Barkan era nella lista di aziende che Gush Shalom invita a boicottare (volantinaggi davanti ai supermercati, grandi manifestazioni come la commemorazione annuale per Rabin). Ma più degli slogan ha probabilmente contato il fatto che l’industria di bibite Tempo, di proprietà della Barkan, ha stretto una partnership con la Heineken. Gli olandesi si sono sempre schierati contro la politica israeliana degli msediamenti, e il rischio era dunque quello di esporre l’Heineken al boicottaggio. Comunque sia, evviva il trasloco dell’intera produzione al kibbutz Hulda. Nella West Bank rimangono per ora soltanto i depositi, e per questo gli attivisti di Gush Shalom tengono la Barkan nella lista dei cattivi. Però sono ottimisti: “Appena non ci sarà più nulla in relazione con i Territori, Barkan tornerà a essere un marchio di ottimo vino e basta”.

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