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Marchi aziendali e denominazioni, le due anime del sistema vitivinicolo italiano. Che talvolta entrano in conflitto: dalla Sicilia il caso della Duca di Salaparuta vs il Consorzio Vini Doc Salaparuta, per questione di brand (rumors)

Italia
I vigneti della Duca di Salaparuta

I marchi aziendali e i brand territoriali sono le due anime del sistema vitivinicolo italiano. C’è poi chi sostiene che siano le cantine ed i loro marchi a dare valore alle denominazioni, e chi che invece siano le Doc e Docg ad “arricchire” il prestigio di vini e realtà aziendali del Belpaese. Ma al di là di come la si pensi, a volte capita che tra aziende e denominazioni si possa arrivare a veri e propri scontri giudiziari, soprattutto se c’è di mezzo un nome comune. É il caso della Duca di Salaparuta, storica realtà del vino di Sicilia (fondata nel 1824 e azienda capofila di un gruppo che conta altri due marchi storici siciliani come le Cantine Corvo e Florio, nome icona del Marsala, tutte di proprietà della Illva di Saronno, per una produzione complessiva sugli 11 milioni di bottiglie, www.duca.it) che, da rumors WineNews, avrebbe chiamato in giudizio (il Tribunale dovrebbe essere quello di Milano) il Consorzio di Tutela dei Vini Doc di Salaparuta, nato nel 2006 a tutela della Denominazione che insiste sul territorio comunale di Salaparuta (poco più di 1.700 abitanti in provincia di Trapani), proprio sulla questione del marchio. In sostanza, da quello che si apprende, l’azienda siciliana vorrebbe chiedere l’inibizione dell’uso di “Salaparuta” per i vini della denominazione, perché creerebbero confusione e danno economico a quelli dell’azienda. Una questione spinosa poiché, come è noto, è proprio nel legame geografico che trova legittimità e tutela il concetto stesso di Denominazione di Origine.
Come è un fatto, d’altronde, che la notorietà del marchio Duca di Salaparuta sia di molto antecedente a quella della piccola e giovane denominazione siciliana. Una questione spinosa, in ogni caso, che se si risolvesse a favore della cantina, creerebbe un precedente importante nel panorama italiano.
In ogni caso, che il gruppo vinicolo della Illva punti soprattutto sulla propria forza e su quella dei marchi aziendali è evidente, come testimonia, tra le altre cose, la recente uscita dal Consorzio Volontario per la Tutela del Vino Marsala della stessa Florio, cantina simbolo della tipologia, fondata nel 1833, oggi principale produttrice e prima custode della storia del Marsala, tra le prime Doc del Belpaese (già nel 1969).

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