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Masi Agricola, approvato il bilancio consolidato 2015, il primo dopo la quotazione in Borsa (Aim Italia): aumentano i ricavi, elevata redditività, positiva generazione di cassa. Proposta di distribuzione dividendi a 9 centesimi per azione

Ricavi netti 60,9 milioni di euro (59,7 milioni di euro nel 2014, +2%), posizione finanziaria netta positiva 3,1 milioni di euro (negativa per 18,6 milioni di euro al 31 dicembre 2014 anche per effetto dell’aumento di capitale di 20 milioni di euro realizzato per la quotazione all’Aim Italia), posizione finanziaria netta adjusted positiva 5,7 milioni di euro, dividendo proposto per l’esercizio 2015 pari a 9 centesimi per azione, con yield di oltre il 2% rapportato al prezzo del 29 marzo 2016: ecco, in sintesi, i risultati più importanti raggiunti da Masi Agricola, società quotata in Borsa nell’Aim Italia e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, che ha approvato il bilancio consolidato 2015.
“Reputo positivo il risultato in termini di redditività, alta nel settore e in linea con le nostre attese Tutto questo - ha dichiarato Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola - in un esercizio non facile, con aree di mercato che presentano condizioni macroeconomiche problematiche o comunque non ideali, rilevanti costi all’origine e forte competizione sul prezzo retail per la maggior parte delle denominazioni da noi trattate. Ottima la qualità e la quantità per la campagna vitivinicola 2015. Significativo l’impatto reputazionale e di visibilità che la nostra Azienda e i nostri brand hanno ottenuto nel trade nazionale e internazionale a seguito della quotazione all’Aim Italia”.
I ricavi aumentano complessivamente del 2% e l’area geografica decisiva per la crescita è rappresentata dalle Americhe (+2,1 milioni di euro +10%). In questo caso la crescita risulta generata prevalentemente da politiche distributive intraprese in precedenza (sviluppo del mercato Usa) e dai tassi di cambio. Anche l’Italia ha realizzato un incremento di rilievo (+871.000 di euro, +14%). L’Europa invece ha registrato un decremento del 7,5%, derivante principalmente da una flessione verificatasi nel terzo trimestre dell’esercizio, purtroppo non recuperata nel quarto.
La crescita più rilevante, nell’esercizio 2015, è stata realizzata dai top wines con un +12%, mentre i premium wines risultano sostanzialmente stabili e i classic wines conseguono un calo del -3%. Per i ricavi, espressi in unità di prodotto, si registra un dato complessivo - per il prodotto “vino” - in diminuzione di un low single digit, con una crescita nei top wines e un decremento nei premium wine e classic wines: il migliorato mix ha generato, quindi, un aumento del prezzo medio. La solvibilità della clientela e l’incasso del credito non hanno dimostrato particolari criticità, in linea con gli esercizi precedenti.

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