La nuova cantina di Masseto, un capolavoro di architettura plasmato nell’argilla blu e casa del celebre vino - fiore all’occhiello della galassia enoica controllata dalla Famiglia Frescobaldi - si è aggiudicata il “Premio In/Architettura Toscana” 2020, conquistando il riconoscimento per migliore “intervento di nuova costruzione superiore ai 5 milioni di euro” e il “Premio Speciale Willis Towers Watson” nella categoria “nuova costruzione”. Due premi che “certificano” la qualità del lavoro dell’architetto Hikaru Mori dello studio progettista ZitoMori, a cui Masseto, guidato dal suo direttore Axel Heinz, ha commissionato la nuova cantina, inaugurata nell’aprile del 2019.
Dal progetto firmato da ZitoMori è nato un edificio interrato, che ricorda i templi sacri dell’antichità, e il cui impatto tecnologico è stato ridotto al minimo. La cornice architettonica della cantina è stata realizzata con calcestruzzo gettato in opera. All’interno predominano linee nette in vetro e acciaio, bilanciate da lunghe file di botti di rovere. Le vaste superfici ruvide e intagliate sono il simbolo del processo estrattivo da cui è nata l’opera, mentre le aperture nelle pareti lasciano intravedere i profili verticali dell’inconfondibile argilla blu che contraddistingue il suolo di questo vigneto. Nel cuore della struttura, ovvero nel Masseto Caveau, riposano i vini della tenuta. Qui, vi sono conservate bottiglie di ogni annata dal 1986, ciascuna sorretta dalla propria “culla sospesa” in rete in acciaio inox. Una creazione in perfetta simbiosi con le colline e il vigneto circostanti.
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