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IL PROGETTO

“Master of the Vine”, il film sulla vita e la professione da enologo di Riccardo Cotarella

A produrlo l’americana “Coupage Productions”. E potrebbe essere il primo “episodio” di un format sugli enologi più importanti del mondo

La storia di vita di uno dei più grandi enologi italiani finisce sul grande schermo, in un racconto fatto di tante testimonianze di personaggi celebri, di cui spesso firma i vini, successi, e immagini che risaltano la bellezza di un mondo, quello del vino, che anche lui ha contribuito a rendere grande. Tutto questo è in “Master of the vine”, il film dedicato a Riccardo Cotarella, attuale presidente Assoenologi e co-presidente Union Internationale des Oenologues, co-fondatore dell’azienda Famiglia Cotarella, insieme al fratello Renzo, e oggi guidata dalle loro figlie, Dominga, Marta ed Enrica Cotarella, e tra i consulenti enologi più importanti del Belpaese e non solo. Un “assaggio” è andato in scena alla “Milano Wine Week”, con la presentazione in anteprima del teaser (con le testimonianze, tra gli altri, di Sting e Trudie Styler, Brunello Cucinelli, Bruno Vespa, Daniele Cernilli, Giacomo Neri, Piero Antinori, Leonardo Lo Cascio, Massimo D’Alema, oltre Jean Guillon da Bordeaux, Orhan Dragaš dalla Serbia, Christer Gardell da Maiorca e Mounir Al-Rai dal Medio Oriente) che racconta il cammino professionale di Riccardo Cotarella che, nell’occasione dell’evento meneghino che fa “sfilare in passerella” il vino ed i suoi territori, ha ricevuto il “Premio alla Carriera - Eccellenza Italiana”.
Un teaser ideato e prodotto da un team italo-americano rappresentato da Kimberly Olsen, produttrice esecutiva, Frankie Nasso, regista e produttore, Alessandro Rossi, co-produttore e responsabile degli intervistati, i co-produttori Willy Vecchiattini e Ugo De Fazio, oltre a tutto lo staff di produzione Coupage Productions, la casa di produzione americana, con sede a Miami, da tempo impegnata anche nel settore food e wine. Tanto che potrebbe anche concretizzarsi un racconto a “puntate” dedicato ai più importanti enologi della scena internazionale.
Un focus è sul significato della formazione per le nuove generazioni. Riccardo Cotarella ha sottolineato che “il vino ci parla attraverso le sue esigenze e comunicandoci se il percorso ha bisogno di attenzioni, di deviazioni, di cambiamenti. È uno scambio, è un’unità di intenti che l’enologo ha con il vino come si ha con una persona. Il vino è un prodotto che va conosciuto, bisogna parlargli e ascoltare per capire come si esprime. Io non vorrei esagerare, ma è amore puro”.
L’esecutive director di Coupage Productions Kimberly Olsen ha svelato che “abbiamo già intervistato personaggi importanti ed è straordinario raccontare i più grandi nomi partendo dai loro primi passi; continueremo a stringere collaborazioni con i più affermati enologi che hanno fatto la storia partendo dai loro primi passi fino ad arrivare a quelli che li hanno resi celebri. Il nostro desiderio, come Coupage Productions, sarebbe poter coinvolgere tutti i più grandi enologi del mondo del vino: siamo partiti dall’Italia, ma noi miriamo ad arrivare ovunque. È stato un vero onore iniziare da Riccardo Cotarella, mente brillante e persona di altissimo spessore umano, e confidiamo di poter allargare la collaborazione con la famiglia Cotarella per arrivare a raccontare anche la splendida realtà della scuola Intrecci” (dedicata all’Alta formazione del personale di sala, ndr).

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