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ECONOMIA DEL VINO

Meno entry level, ma i vini premium in crescita tengono in positivo i conti di Italian Wine Brands

Affari in calo del -2,8% nei primi 6 mesi 2024, ma crescono margine operativo lordo e risultato netto. E si valutano nuove acquisizioni
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I vini premium in crescita tengono in positivo in conti di Italian Wine Brands

In un mercato del vino poco brillante in questa prima metà 2024, con l’export in leggera crescita e consumi interni, soprattutto in gdo, in lieve diminuzione, c’è chi vede calare il giro d’affari, ma crescere gli indicatori della redditività. Grazie all’aumento dei prodotti premium che compensano il calo di quelli più entry level, e alla riorganizzazione della gestione aziendale per contenere ed ottimizzare i costi, migliorando i risultati di cassa. Come Italia Wine Brands, una delle pochissime realtà del vino italiane quotate in Borsa, sull’Euronext Growth Milan, con 170 milioni di bottiglie prodotto ogni anno e oltre 70 brand, e con una quota export dell’80%, che nei primi 6 mesi dell’anno ha visto diminuire del -2,8% il giro d’affari, a 191,2 milioni di euro, ma crescere il margine operativo lordo adjusted del +27%, a 21,9 milioni di euro, ed il risultato netto di periodo di ben il 97,6%, a 9,1 milioni di euro. A dirlo, è la relazione semestrale al 30 giugno approvata dal Cda del Gruppo, che, dal 2015 ad oggi, ha acquisto realtà come Provinco Italia, Giordano Vini, Svinando, Raphael dal Bo Prosecco e Spumanti, Enoitalia, Barbanera ed Enovations Brands, un Usa.
E che guarda a nuove acquisizioni possibili, come spiega in una nota il presidente e ad del Gruppo, Alessandro Mutinelli: “il primo semestre 2024 si è chiuso con risultati economici e finanziari in significativa crescita rispetto all’analogo periodo precedente, ottenuti in un contesto macroeconomico internazionale complesso per i consumi. Italian Wine Brands, ancora una volta è riuscita a guardare avanti, anticipando i tempi, ha portato a compimento nel primo semestre dell’anno una riorganizzazione del Gruppo, volta a semplificare la gestione e ad ottimizzare i costi, che le permette di proseguire con ancor maggior vigore nell’incremento dei risultati e della generazione di cassa, per la massimizzazione del valore per tutti gli stakeholder. Sul fronte ricavi, il positivo andamento delle vendite dei prodotti di fascia premium nonostante la riduzione di quelli entry level, ha sostenuto il miglioramento del margine operativo lordo. Sul secondo semestre, pur fiduciosi di mantenere il buon momento, monitoriamo con attenzione e prudenza i dati di mercato, che rilevano una decrescita dei consumi delle famiglie. In questo contesto, Iwb sta espandendo la sua capacità di penetrazione commerciale con una più aggressiva organizzazione e con l’innovazione di prodotto, per raggiungere le nuove generazioni, che mostrano atteggiamenti di consumo più salutistici e differenti rispetto al passato. Sul lato M&A, stiamo valutando in maniera molto selettiva i diversi dossier che arrivano, dando attenzione solo a quelle opportunità che possono realmente apportare valore al Gruppo”.

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