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Mentre l’industria del vino australiano lotta per conquistare nuovi mercati, Penfolds, il marchio più noto del Paese, non riesce a trovare abbastanza uve Cabernet Sauvignon per i propri vini top, che continuano a crescere in ogni angolo del mondo

Mentre l’industria del vino australiano sta lottando per incrementare la redditività e per conquistare nuovi mercati, Penfolds, il marchio più importante del Paese, non riesce a trovare abbastanza uve Cabernet Sauvignon di alta qualità per produrre alcuni dei suoi vini rossi più famosi, come racconta il portale australiano “The Advertiser” (www.adelaidenow.com.au). Peter Gago, capo enologo dell’azienda, ha detto che la carenza di grandi uve cabernet sauvignon impedisce al marchio di punta di Treasury Wine Estates di espandere le proprie vendite di vino del mondo. La situazione della domanda, infatti, mette in evidenza la disponibilità dei consumatori a pagare di più per i vini di alta qualità del Sud Australia, ma “a questo punto, però, sembra che non ci sia Cabernet Sauvignon di qualità a sufficienza”, ha detto Gago.
“Potremmo incrementare notevolmente le vendite di Penfolds Bin 389 in tutto il mondo, se solo potessimo farne di più. Non c’è un mercato in cui non siamo riusciti a crescere con i nostri vini a base Cabernet Sauvignon che - spiega Gago - si sta rivelando un vero e proprio fattore limitante, ad esempio per il 389 (un blend con lo Shiraz), ma anche per il Bin 407, che sta andando veramente bene in Europa, negli Stati Uniti e in Asia, e lo stesso vale per tutti gli altri vini di livello, tra cui Bin 707”.
Eppure, Gago ha ribadito che Penfolds sarebbe pronta a riconoscere prezzi ben superiori alla media, agli stessi livelli dello Shiraz, per delle uve di Cabernet Sauvignon di alta qualità. Certo, non basta che si tratti di uve Cabernet Sauvignon, ma anche che provengano dalle regioni top dell’Australia del sud, come Coonawarra, Veste, Wrattonbully, Padthaway, Barossa Valley, Clare Valley, McLaren Vale e Adelaide Hills.

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