La presentazione della lista delle 100 cantine italiane che mostreranno la qualità e la diversità del vino tricolore ad “Opera Wine” 2025 by Wine Spectator, il 5 aprile a Verona, con le firme della rivista Usa Alison Napjus e Bruce Sanderson, insight sulle nuove tendenze nel calice, in Usa e non solo, con Jeff Porter e Danielle Callegari, che raccontano il vino italiano su “Wine Enthusiast”, e poi l’impatto dell’AI, l’Intelligenza Artificiale, lungo tutta la filiera, dalla vigna allo scaffale, ma anche il valore, forse più importante che in passato, delle relazioni umane dirette. Ed ancora focus su tanti mercati, da quelli fondamentali per il vino italiano, come Usa, Regno Unito, Germania, Svizzera e Canada, con gli analisti di Ita-Italian Trade Agency, ma anche su quelli del Nord Europa, come la Svezia, la Finlandia o la Norvegia, con i responsabili dei diversi monopoli, ma anche quello dei Paesi Bassi, e ancora sui mercati asiatici, dal Giappone a Singapore, alla Corea. Approfondimenti su e-commerce, tutela dei marchi, relazioni tra produttori e critica, senza dimenticare i contributi su una tematica fondamentale per il futuro del settore: capire come dialogare con la “Gen Z”, ovvero le generazione più giovani, che sembrano molto meno interessate al vino di quelle precedenti e che lo consumano, comunque, in modo diverso. Ecco gli argomenti più importanti “Wine2Wine” 2025, il business forum by Veronafiere e Vinitaly, di scena il 4-5 novembre a Verona, che ha come fulcro il tema del l’Intelligenza Artificiale.
“Ciò che alcuni ancora percepiscono come una prospettiva futura o addirittura come il soggetto per un film di fantascienza è, invece, a tutti gli effetti, un elemento costitutivo del nostro presente e lo sta trasformando a velocità eccezionale. La wine industry non è esente da questo cambiamento: prenderne coscienza e reagire in maniera costruttiva è una necessità che né le grandi e né le piccole e medie aziende possono procrastinare. Per questo, Wine2Wine Business Forum dedica l’edizione n. 11 all’universo Ia e alle relative applicazioni sul mondo del vino con un duplice obiettivo: demistificare l’Ia con un approfondimento verticale sulle sue componenti chiave e fornire spunti pratici su come sfruttarla nel proprio wine business”, si legge in una nota.
Come sempre, però, uno dei momenti più attesi sarà il disvelamento della lista delle cantine eccellenti che parteciperanno ad “Opera Wine” 2025 (in programma a chiusura della prima giornata, alle ore 17:40, qui il programma completo https://www.vinitaly.com/calendario-eventi/?activeFilter=exhibitionsFilter&exhibition=36485).
Tra i relatori internazionali, spiccano i nomi di Karen MacNeil, premiata, tra le altre cose, con il Louis Roederer Award come “Best Consumer Wine Writing”, con l’International Wine and Spirits Award come “Global Wine Communicator of the Year” e autrice del pluripremiato libro “The Wine Bible”; Justin Noland, vicepresidente della Digital Experience di Treasury Americas presso Treasury Wine Estates, uno dei leader mondiali del vino; Adam Lechmere, direttore editoriale di Académie du Vin Library, autore per Club Oenologique e direttore generale della Fondazione dell’Académie du Vin, un ente di beneficenza dedicato al sostegno della diversità nel settore del vino e dell’ospitalità in tutto il mondo, e già redattore di decanter.com, che ha lanciato nel 2000; Shigeru Hayashi, da tanti anni uno dei maggiori comunicatori e narratori del vino italiano in Giappone; Michaela Morris, wine writer ed educator freelance che si divide tra Canada, Italia e Regno Unito, e che collabora regolarmente con “Decanter” per quanto riguarda il vino italiano; sul fronte italiano, tra gli altri, il professor Attilio Scienza,, tra i massimi esperti di viticoltura a livello mondiale, il Master of Wine Andrea Lonardi, la wine educator Cristina Mercuri, l’agronomo Luca Toninato, il genetista Carlo Pozzi, che insegna nelle Università di Milano, Torino e Copenaghen, solo per fare alcuni esempi.
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