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Mercati, cultura, biodiversità, normativa: il “blend” del Congresso Assoenologi n. 77, in Sardegna

A confronto esponenti dell’impresa, del business, delle istituzioni e ricerca. Il presidente Riccardo Cotarella: “per invertire i trend negativi”
ASSOENOLOGI, BIODIVERSITÀ, CONGRESSO ASSOENOLOGI, CULTURA, ENOLOGI, MERCATI, NORMATIVA, RICCARDO COTARELLA, SARDEGNA, Italia
I vigneti di Sardegna, sfondo del Congresso Assoenologi n. 77, a Cagliari

I mercati più importanti del vino italiano, dagli Usa alla Germania, dal Regno Unito alla Cina, che pur tra mille difficoltà mostrano segnali di risveglio; un focus sull’Italia tra horeca, gdo e comunicazione; storie di integrazione e di viticoltura eroica come quella della Cantina Cremisan, tra Israele e Palestina, di attualità come il focus sull’inquadramento normativo dei vini dealcolati; e, ancora, riflessioni sulla biodiversità in una terra che ne è un scrigno inesauribile, come la Sardegna: sono gli atout del Congresso Nazionale di Assoenologi n. 77, che sarà di scena a Cagliari il 30 e il 31 maggio, con la regia del presidente Riccardo Cotarella, e tanti nomi importanti della politica, dell’impresa, del mercato e della critica enoica italiana ed internazionale.
Come il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, il “re del cachemire” e produttore di vino e olio a Solomeo, Brunello Cucinelli, il wine critic Antonio Galloni di “Vinous”, in collegamento dagli Stati Uniti, così come Jon Moamarco, manager di Bw166, e ancora Maximilian Scheld, Managing Director Wineland Ariane Abayn, in Germania, Nicolas Moschi, direttore acquisti Liberty Wine London, in Uk, e Leo Xiangxin Kong, italian wine educator in Cina. Ma anche Alessandro Rossi, National Category Manager Wine Partesa, Daniele Colombo, Wine & Spirit Category Manager di Esselunga, e Valentina Bertini, Corportate Wine Manager Langosteria. E ci saranno anche i Master of Wine italiani Gabriele Gorelli, Andrea Lonardi e Pietro Russo, e Marco Giuri, tra i massimi giuristi del vino in Italia, accanto a padre Fadi Batarseh, enologo della Cantina Cremisan, docenti delle Università di Sassari e Cagliari, critici come Gigi Brozzoni del Seminario Veronelli, Gilberto Arru di “Vini Buoni d’Italia” del Touring Club e Giuseppe Carrus del Gambero Rosso, Luciano Pignataro e Jens Priewe. Ancora, i presidenti dei consorzi dei vini di Sardegna, da Francesca Argiolas, produttrice con la cantina di famiglia e alla guida del Consorzio Vini di Sardegna, Giovanni Pinna del Consorzio del Vermentino di Sardegna, Mario Peretto del Consorzio Alghero Doc, e Mario Mereu del Consorzio del Cannonau di Sardegna. E ci sarà anche Paolo Fresu, uno dei più grandi musicisti italiani, legatissimo alla sua Sardegna, ai suoi vini ed al vino italiano. A condurre le danze saranno Sissi Baratella e la giornalista Anna Scafuri, firma storica del Tg1.
“Sarà un evento di caratura internazionale con i maggiori esperti del mondo del vino che ci parleranno dalla Cina, piuttosto che dagli Stati Uniti, dal Regno Unito o dalla Germania. Ma sarà soprattutto l’occasione per capire meglio come affrontare le nuove sfide che ci attendono e in particolare quelle che ci mettono di fronte ogni giorno i mercati - sottolinea il presidente Assoenologi Riccardo Cotarella - il momento che stiamo vivendo è a dir poco complesso, le crisi internazionali con i conflitti in Medio Oriente e in Ucraina creano incertezze e timori, i rincari dei prezzi delle materie prime mettono in crisi i bilanci delle aziende e, inevitabilmente, tutto questo crea una contrazione dei consumi. Ma il nostro compito è quello di dare delle risposte e quindi trovare delle soluzioni per invertire, laddove possiamo incidere, la tendenza negativa. Affronteremo tematiche di grande attualità come quella della sostenibilità e lo faremo avvalendoci di personaggi che stanno segnando la storia mondiale dell’imprenditoria, come Brunello Cucinelli. Significativa - ha detto ancora Cotarella - la presenza del Ministro Lollobrigida, perché in questi frangenti la presenza dello Stato, attraverso i suoi rappresentanti di Governo, è di fondamentale importanza. Così come sarà importante la presenza delle massime istituzioni regionali, perché quello che partirà dalla splendida Sardegna sarà un messaggio chiaro e inequivocabile: il vino è un’“isola” di valori che va preservata e valorizzata”.

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