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Mf / Milano Finanza

Campari, caccia aperta ai vini italianin di qualità. L’amministratore delegato, Perelli Cippo spiega che l’obiettivo è dar vita ad un polo d’alta gamma ... Campari parte alla conquista dei vini italiani di qualità. Dopo l’acquisizione di Sella & Mosca, una delle prestigiose aziende vinicole italiane, produttrice del Vermentino, del Cannonau e del Marchese di Villa Marina, Campari si consolida nel segmento vino in cui ha già messo un piede due anni fa con l’acquisizione del brand Cinzano. “Puntiamo a dar vita a un importante polo italiano di alta gamma”, ha spiegato a MF Marco Pirelli Cippo, amministratore delegato di Campari. “Crediamo che questo settore abbia un forte potenziale di sviluppo”, In altre parole, le acquisizioni non sono finite qui. Anzi, come ha annunciato lo stesso Pirelli Cippo, “la caccia ai vini italiani è aperta e qualche novità ci potrebbe essere per la primavera”. Campari, infatti, sta valutando le possibili opportunità. Ma l’operazione non è facile poiché il mercato italiano del vino è altamente frammentato (i produttori sono oltre 43 mila senza contare i 700 mila amatori che realizzano produzioni limitate). Ma qual è l’azienda ideale di Campari? “Per essere appetibile dal nostro punto di vista” ha continuato l’a.d., “un’azienda vinicola deve fatturare oltre i 50 milioni di euro all’anno e in questa fascia si posizionano Zonin, Antinori e una moltitudine di cooperative. Ma, per ragioni diverse, non questi gli operatori che si interessano. In ogni caso, procederemo a nuove acquisizioni dopo aver valutato con attenzione le opportunità offerte dal mercato” ... E l’operazione Sella & Mosca, costata circa 90 milioni di euro, l’indebitamento è salito a 220 milioni di euro. “Siamo nelle condizioni di poter superare i 500 milioni di euro senza stressare i conti della società” ha ricordato Perelli Cippo, lasciando intendere così di avere ancora 300 milioni di euro da spendere ...

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