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Mf / Milano Finanza

Un business che gode di ottima salute, come dimostrato dia dati economici: nel 2002, il distretto del Brunello di Montalcino ha realizzato 143 milioni di euro di business (oltre 270 miliardi delle vecchie lire), con una crescita del 10% sul 2001. Il merito principale di questo importante risultato va all’eccezionale annata 1997, la migliore del Novecento, che è stata immessa in commercio lo scorso anno suscitando un richiamo particolarmente forte. La produzione totale di bottiglie nel distretto di Montalcino è di 12,5 milioni: 5,5 quelle di Brunello, di cui 700.000 bottiglie di Riserva. Le bottiglie di Rosso di Montalcino sono 3 milioni, a cui si aggiungono 1 milione di bottiglie di Sant’Antimo e 100.000 di Moscadello. Per il resto (3 milioni di bottiglie) i vini di Montalcino hanno una denominazione Igt. L’export tocca quota 64% (in particolare gli Usa sono il primo mercato, a seguire ci sono Svizzera, Germania, Canada e Austria). Quotazioni record anche per i valori fondiari: un ettaro di vigneto di Brunello, secondo un’indagine effettuata dall’Istituto Nazionale d’Economia Agraria (Inea), ha raggiunto oggi un valore di 250.000 euro, quasi mezzo miliardo di lire (ma talvolta i valori reali salgono anche a 4/500mila euro). I viticoltori di Montalcino sono 220 - di cui 156 imbottigliatori. Gli ettari a vigneto nel territorio sono 3.000, di cui 1.550 sono iscritti all’albo del Brunello. Notevoli anche le cifre che si muovono intorno al Brunello: il territorio di Montalcino registra 80 milioni di euro di indotto nel turismo e nel terziario, con un flusso di oltre 900.000 turisti all’anno.

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