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NASCE “INDOVINO”, VIDEOGAME PER SFIDARE L’ABILITA’ DEGLI ENOAPPASSIONATI IN MATERIA DI DEGUSTAZIONI MA ANCHE UN MODO IRONICO PER CONTENERE LA SACRALITA’ CHE LE ACCOMPAGNA. ECCO COSA NE PENSA IL REALIZZATORE DEL GIOCO, PAOLO PARODI (ALFA ELETTRONICA)

Italia
Ecco il totem di Indovino

Esemplare unico nel suo genere, autentica ventata di freschezza nel solenne e serio mondo di Dioniso è finalmente operativo, nelle suggestive sale dell’Enoteca Italiana nella Fortezza Medicea di Siena (ma, tra qualche mese, disponibile anche nell’“info-point” di WineNews a Montalcino), “Indovino”, il primo videogame tutto incentrato sul vino e sulla degustazione.
Sfida prima di tutto contro se stessi il gioco mira a testare le personali conoscenze in materia enologica, non solo teoriche ma anche tecniche. Dopo una prima serie di domande generali sul vino e la vite, il gioco entra nel vivo e si fa più interessante: il computer estrae 3 numeri che corrispondono a 3 vini, i quali vengono serviti al giocatore in modo assolutamente anonimo. Per ciascun vino compaiono sullo schermo tre serie di domande a risposta multipla suddivise secondo i tre sensi coinvolti nella degustazione: vista, olfatto, gusto.
Lo scopo del gioco, quindi, è tentare di creare una scheda tecnica per ogni vino assaggiato. Le risposte sono calibrate sulle corrispondenti schede della guida enologica dei Sommelier.
Dall’esperto al neofita, passando per il generico enoappassionato, “Indovino”, come tutti i videogame tende ad appassionare al primo assaggio. Oltre ad essere, ovviamente, un modo per verificare le competenze enologiche di chi si considera già esperto, il gioco rappresenta anche un’opportunità di apprendimento per i non addetti ai lavori ma non solo, forse può essere anche un modo ironico per contenere l’aurea di ritualità, a volte un po’ eccessiva, che circonda le degustazioni.
Su questo punto concorda Paolo Parodi (Alfa elettronica di Colle Val d’Elsa, www.alfaelettronica.it), la società che ha prodotto, in collaborazione con l’Enoteca Italiana, il video game: “questo gioco - dichiara Parodi - serve anche a portare innovazione all’interno di un segmento che fino ad oggi può essere considerato un po’ rigido dal punto di vista dell’espressione, è quindi un valore aggiunto per i consumatori”.

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