É lo Champagne il vino preferito dagli italiani per le feste natalizie: le bollicine francesi si collocano al primo posto delle vendite in enoteca, con un incremento del 15-20% negli ultimi 3 anni, seguite da Franciacorta e TrentoDoc. Ma, nel triennio, crescono anche i grandi rossi, soprattutto i terroir più blasonati: in testa Barolo, Amarone della Valpolicella e Brunello di Montalcino. Leggera crescita, intorno al 3,5%, per i vini bianchi fermi, mentre restano al palo i vini dolci e da dessert. Ecco le tendenze che emergono dal sondaggio Vinarius, l’associazione delle enoteche italiane, che, attraverso interviste dirette ai proprio associati, analizza le preferenze dei consumatori nell’arco dell’ultimo triennio, formulando previsioni su quali saranno i vini che verranno maggiormente scelti nel periodo invernale.
“Per le previsioni sui volumi di vendita per il Natale 2023 e, in generale, nella stagione invernale, gli operatori del settore sono estremamente ottimisti - afferma Andrea Terraneo, presidente Vinarius - malgrado la difficile congiuntura economica, tra inflazione e caro-vita, tutto sommato, la situazione resta, comunque, positiva. Le enoteche si attendono un aumento del lavoro soprattutto per le feste, confermando quanto già annunciato, in ottica previsionale”. L’analisi vede coinvolte le enoteche del Belpaese tramite un sondaggio che fotografa il settore, con la valutazione dei trend di consumo registrati nell’ultimo triennio e alcune anticipazioni sulle previsioni di vendita per il periodo delle festività natalizie, il più rilevante dell’anno per la categoria.
La classifica elegge, in generale, il Metodo Classico quale preferito dagli italiani per le feste natalizie, con lo Champagne al primo posto, con un incremento del 15-20% delle vendite in enoteca, seguito da Franciacorta e Trento Doc. Le enoteche si confermano il canale di vendita preferenziale per questo tipo di prodotti dal posizionamento medio-alto. Il trend positivo riguarda anche la crescita dei vini rossi, con aumenti significativi delle vendite (dal 7 al 13% nel triennio). I più venduti, tra i rossi, sono soprattutto i grandi terroir, come Barolo, Amarone e Brunello di Montalcino ed alcuni rossi autoctoni da singole aree, come il Lagrein. Quello della territorialità resta un vero e proprio trend in forte crescita; si registra una crescita, sugli ultimi 3 anni, che si attesta intorno al 3,5%, anche per i vini bianchi fermi; le varietà Chardonnay, Lugana e Gewurztraminer sono le maggiormente richieste.
Per l’andamento dei vini da dessert, nell’ultimo triennio, il trend continua a non far emergere nelle vendite questa categoria di prodotti, per i quali le enoteche temono che non ci saranno grandi variazioni rispetto al trend del triennio (dal -20 al -25%). Moscato d’Asti Docg, Moscato in generale e vini passiti del sud Italia restano tra i prodotti più richiesti.
“L’associazione delle enoteche Vinarius è da sempre impegnata nel rappresentare al meglio questa categoria, anche attraverso l’analisi e la comprensione delle dinamiche del mercato: i dati evidenziati dal sondaggio, grazie alle risposte delle enoteche, confermano la validità e la continuità del nostro lavoro”, conclude Andrea Terraneo.
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