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“Bastano due cocktail per perdere la lucidità” ... Parla la dottoressa Gambetti, medico in ’trincea’...

La notte più tragica se la ricorda ancora come fosse ieri. “Ero in servizio durante il weekend, arrivò al Pronto soccorso una ragazzina in condizioni disperate, dopo un terribile incidente stradale. Quella ragazzina era la figlia di alcuni miei cari amici. Solo dopo abbiamo scoperto che il ragazzo che aveva causato l’incidente aveva un tasso alcolico elevatissimo”. Di notti così ne ha passate tante Marina Gambetti, direttore del Pronto soccorso dell’ospedale Ceccarini di Riccione, da sempre in ’trincea’ contro le stragi del sabato sera. Lei, che da quasi 27 anni lavora nell’unità operativa di urgenza, ha visto centinaia di vite spezzarsi o rovinarsi per sempre, a causa dell’abuso
di alcol e droghe. “Ma se, negli anni ’90, la maggior parte degli incidenti del weekend erano causati, direttamente a indirettamente, dall’uso di pastiglie, ecstasy ed eroina, in questi ultimi anni l’abuso di alcol è senza dubbio diventato la causa principale”.

Quanti casi arrivano ogni weekend al Pronto soccorso di Riccione?

“Questa è una terra di discoteche, di divertimento, e quindi è evidente che a Riccione siamo esposti, più che in altre città, a questo rischio. Nei mesi invernali la media è di almeno 5 o 6 casi per fine settimana, di cui una metà per incidenti stradali, e l’altra per etilismo acuto... In estate invece raggiungiamo picchi molto più alti, con decine e decine di pazienti ogni weekend”.

E i più a rischio sono i giovani...

“Naturalmente, anche se non mancano i casi di 30enni o 40enni vittime di incidenti stradali, di cui si scopre poi, dopo gli esami medico legali, un tasso alcolico ben superiore al limite. E’ vero però che, soprattutto per l’etilismo acuto, l’età si è fortemente abbassata. L’abuso di alcol è molto frequente tra i giovanissimi, l’età si è abbassata fino a 14 o 15 anni. E le ragazze non sono più ’immuni’: anche loro hanno iniziato a bere”.

Le ragazze bevono quanto i ragazzi?

“Diciamo che, se fino a pochi anni fa, era rarissimo veder arrivare in Pronto soccorso una ragazza che mostrava segni da etilismo, ora invece le ragazze sono sempre di più. E non è detto che abbiamo bevuto tanto: in certi casi, bastano due cocktail per far perdere completamente i freni inibitori”.


Le donne ’reggono’ meno... Tra le donne il consumo dell’alcol è
cresciuto notevolmente negli ultimi anni. In
particolare tra le più giovani è in forte
aumento l’uso di alcolici durante il weekend,
con effetti che possono portare alla perdita
di controllo e ad altre conseguenze negative.
Fattori determinanti, nelle donne come negli
uomini, sono il
peso
corporeo, la
frequenza
delle
bevute,
e i
pasti
consumati prima di bere. In una ragazza di 15 anni, non abituata a bere, anche un solo aperitivo basta a far perdere i freni inibitori e a causare comportamenti a rischio. La tolleranza agli alcol, in ogni caso, è sicuramente inferiore nelle donne rispetto agli uomini. Generalmente con un paio di bicchieri di vino anche le donne adulte superano già il tasso alcolico di 50 grammi per litro di sangue, il limite massimo
consentito per legge per chi si deve mettere alla guida, con tutti i rischi che ne possono conseguire.

I giovani a rischio... Gli effetti dell’alcol negli uomini dipendono da molte variabili. Negli adolescenti, specialmente intorno ai 15 o 16, basta il consumo di uno o due superalcolici per causare la perdita dei freni inibitori e, successivamente, di uno stato soporoso. Importanti fattori sono anche l’eventuale assunzione di cibi e la frequenza con cui si beve: bere a stomaco vuoto (e comunque a parecchie ore di distanza dall’ultimo pasto) e consumare più alcolici in appena 2 o 3 ore, può portare, nei soggetti più giovani, a fenomeni di etilismo acuto. In età più adulta invece la ’tolleranza’ all’alcol dipende anche dal peso corporeo e dall’abitudine al bere. Uomini di 30 o 40 anni, abituati a consumare I o 2 bicchieri di vino a pasto, hanno una ’resistenza’ agli alcolici nettamente superiore. Tanto che, in alcuni casi, solo il test dell’etilometro può rilevare un tasso alcolico superiore al limite di 50 grammi per litro di sangue previsto per legge. Soggetti più tolleranti non sono comunque meno a rischio: un forte quantitativo di alcol ingerito causa il rallentamento dei riflessi, anche quando questo non viene avvertito.

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