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Allegrini 2024

Nazione / Giorno / Carlino

Grandi bottiglie a piccoli prezzi ... Siamo nell’Alta Maremma, nuova terra promessa dei grandi “bordolesi” all’italiana. Siamo a due passi da Bolgheri. Qui la vitivinicoltura ha trasformato territori una volta depressi in paradisi enologici, dove domina il tuscany style. La Tenuta di Biserno, 70 ettari tra Bibbona e Bolgheri, segna la storica riunione di Lodovico e Piero Antinori, due nomi illustri nel firmamento dell’enologia italiana nel mondo. Nel loro pedigree ci sono Ornellaia e Tignanello, bottiglie che hanno fatto la storia del rinascimento enologico nazionale. Lo staff è internazionale (la tenuta ha anche una appendice in Nuova Zelanda), il sito è solo in inglese, la cantina è firmata da Gae Aulenti, tutto è griffato, rural-chic, come si conviene. L’insoglio del Cinghiale, blend di Syrah, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot è il rosso base prodotto dalla cantina. Al naso note di frutti rossi e neri, toni speziati; in bocca gustoso, quasi “piccante”, ma anche rotondo e molto fresco. Alcol muscoloso ( 14°), ma grande equilibrio col frutto. Un vino pensato alla francese (il consulente è l’enologo Michel Rolland, anche lui una “firma” mondiale), che punta ai mercati internazionali, ma alla portata anche di un portafoglio medio italiano. In enoteca sui 17 euro. Insoglio del Cinghiale 2006, Toscana Igt, Campo di Sasso. Web: www.biserno.it

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