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Nazione / Giorno / Carlino

Abbazia di Novacella, i vini del convento ... Nella Valle d’Isarco... Chi arriva in Italia dal passo del Brennero e continua per Bressanone, già vicino al confine è accolto da distese di filari che si spingono in alto, fino a 800 metri. E’ il primo saluto di una zona che rappresenta il limite massimo della nostra viticoltura ed estrema punta a nord di una coltura che per prosperare ha bisogno di calore e di sole. La disposizione dei filari è studiata in modo che i grappoli ricevano tutto il calore possibile: ogni anno si contano 1.800 ore di insolazione che con una temperatura media di 18 gradi, durante il periodo di vegetazione, offrono alla vite un habitat più che favorevole. Sulla qualità dei vini influisce anche una apprezzabile composizione del suolo. In questo comprensorio si vendemmia solitamente tra metà settembre e fine ottobre. Uno dei vitigni coltivati a Bressanone è il Sylvaner che dalle rive del Reno fu trapiantato sui versanti alpini per iniziativa di Giovanni Huber di Evans nella prima metà del XIX secolo. Il Sylvaner è ottimo con le trote di torrente alla maionese. Un altro vino che testimonia come gli interessi enologici di questa zona siano rivolti alle più rinnovate zone viticole della Germania, è il Mueller Thurgau. Il vitigno è frutto delle ricerche di uno studioso svizzero, il professor Mueller, che lo ottenne incrociando le varietà d’uva Riesling Renano con il Sylvaner verde. L’abbinamento migliore si ottiene con antipasti leggeri a base d’uova e piatti di pesce sia di mare sia di acqua dolce, come la trota alla griglia. Tra le perle della Valle d’Isarco, a Varna, in provincia di Bolzano, c’è l’Abbazia di Novacella, la zona vitivinicola più settentrionale d’Italia. Sui pendii più soleggiati che circondano l’Abbazia, da otto secoli vigne pregiate producono uve bianche che vengono vinificate nella Cantina del convento, nato nel XII secolo come ospizio per pellegrini. L’Abbazia, di proprietà dei Canonici Regolari di Sant’Agostino, oltre ad essere un centro culturale e spirituale importantissimo, è anche una grande realtà vitivinicola che produce i bianchi tipici della Valle d’Isarco come il Sylvaner, il Mueller Thurgau, il Gewuerztraminer e il Kerner. Ma la Cantina firma anche la Grappa di vinaccia (Sylvaner), prima e unica in Italia: le partite di vinaccia vengono scelte molto accuratamente e fatte macerare in contenitori d’acciaio concepiti apposta per questo tipo di grappa.

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