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Nazione / Giorno / Carlino

Al festival delle bollicine ... Mercoledì a Firenze l’appuntamento con il Franciacorta... Bollicine in festival. Sembra uno slogan, ma è un’idea seria. A lanciarla è il Consorzio del Franciacorta, leader in Italia nella produzione di spumanti: un ‘festival delle bollicine’ che girerà per la penisola, fino alla grande festa finale di settembre, in Franciacorta. E che comincia da Firenze: appuntamento mercoledì 19, tra due giorni, dalle 16 alle 20 nel Giardino d’Inverno del Grand Hotel di Piazza Ognissanti, con una trentina di aziende, e ci sono dentro i nomi più noti, da Berlucchi a Terra Moretti (le etichette Bellavista e Contadi Castaldi), da Ca’ del Bosco ai Fratelli Muratori, da Antica
Fratta a Montenisa, da Monte Rossa a Barone Pizzini. Quattro ore di
degustazione, aperta a
tutti gli appassionati
che possono andare a
caccia dei segreti delle
bollicine e scoprire un
territorio che coniuga i
piaceri della tavola e del bicchiere con la storia, l’arte, la cultura: non per nulla, Brescia - il capoluogo di provincia - si sta ormai affermando come la capitale delle grandi mostre. Oltre alla degustazione, poi, l’approfondimento: nella Sala delle Feste, il seminario di approfondimento condotto da Francesco Ruchin dell’Ais Toscana su “Franciacorta: un territorio, un vino”. La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati, ci si prenota allo 055-8826803. Intanto, le bollicine di Franciacorta sono proposte già da enoteche, wine bar e ristoranti che espongono la scritta “Qui trovi il Franciacorta” con degustazioni guidate, abbinamenti a tavola, proposte (per saperne di più: www.franciacorta.net). Ah, tra l’altro ci sarà una splendida testimonial: la modella-showgirl-conduttrice Federica Torti.
Per saperne di più, già. “Siamo un emblema del made in Italy”, esordisce il direttore del Consorzio, Adriano Baffelli. Otto milioni di bottiglie prodotte da 100 aziende che imbottigliano e 300 agricoltori in 19 comuni della provincia di Brescia, a sud del lago d’Iseo, occupazione fissa per 2.500 addetti che diventano 5-6mila nel momento topico della vendemmia. “Un movimento
- continua Baffelli - che è anche una importante difesa ambientale, contro il dilagare dei capannoni”. Già, perché Brescia è una provincia ad altissima densità industriale, “e anche molti produttori di Franciacorta - dice il direttore - sono imprenditori di altri settori che hanno scoperto, o ritrovato, i campi le le cantine”.
Il nome Franciacorta esiste da secoli, la doc delle bollicine da 41 anni. Ma ha fatto tanta strada, “e adesso - dice Baffelli - questi festival hanno l’obiettivo di far conoscere meglio il vino e l’alleanza con il territorio”. Vino che si produce con il metodo classico e tutte le sue affascinanti fasi, che punta a contrastare l’invasione dello champagne, che piace tanto ai giovani e alle donne. “Giovani e ragazze - dice Baffelli - sono il target oggi più vivo”. Bollicine che volano: e il rosé è la grande novità. “Ma non chiamatelo spumante: di Franciacorta ce n’è uno solo”.

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