02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Nazione / Giorno / Carlino

Il sistema fa quadrato: “Ci tuteleremo” ... Il mondo dell’enologia è in allarme dopo le notizie sulle indagini per vini adulterati in corso a Taranto e Verona. L’inchiesta veronese potrebbe portare a nuovi iscritti sul registro degli indagati dopo l’arresto di Bruno Castagna, 68 anni, avvenuta il 3 dicembre scorso e la denuncia dell’imprenditore vicentino Silvano Poli. Gli investigatori stanno ora vagliando tutti i contatti avuti dai vinificatori veronesi con la Vini e mosti concentrati (Vmc) e la Enoagri Export Srl di Massafra in provincia di Taranto dove sono stati trovati dei vini arricchiti con lo zucchero.
Lo scandalo, caduto come un macigno mentre è in corso il Vinitaly a Verona, ha l’attivazione della linea di allerta della Commissione europea nei confronti dell’Italia - se ne parlerà a Bruxelles domani e martedì - e l’ulteriore richiesta di chiarimenti da parte della Germania. Poi, mentre il presidente di Veronafiere annuncia di voler intraprendere azioni legali anche a tutela del marchio Vinitaly, Berlino ha fatto marcia indietro e ha dichiarato di non avere alcun motivo “per mettere in dubbio le informazioni inviate dalle autorità italiane a Bruxelles sul vino italiano”. La vicenda si cobra di giallo.
Il vicepresidente della giunta veneta Luca Zaia, afferma intanto che la Regione Veneto avvierà ogni iniziativa a tutela del Vinitaly e della professionalità dei vitivinicoltori veneti. “Per come è emersa questa storia di cronaca - ha aggiunto - sembra che ci sia premeditazione, nella ricerca di uno scoop e non solo”. E il ministro del Lavoro, Cesare Damiano aggiunge: “Generalizzare sarebbe un grave errore”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024