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Nazione / Giorno / Carlino

Brunello, allarme rosso. Usa pronti a boicottarlo ... Allarme rosso per il
Brunello. L’America è
pronta a boicottare uno fra
i vini italiani più prestigiosi e conosciuti
al mondo. Con una lettera,
l’ente governativo americano
Attb (Alcohol and tobacco tax
and trade bureau) ha annunciato
l’intenzione, dal 9 giugno, di rimandare
indietro le bottiglie non
accompagnate da una certificazione
di laboratorio attestante l’uso
di sola uva sangiovese.
E’ il primo, devastante,
per quanto
prevedibile, effetto
dell’inchiesta della
procura di Siena
sul rispetto del disciplinare.
La magistratura da mesi
sta compiendo accertamenti
per verificare se il Brunello sia stato
‘allungato’ con uve diverse dal
sangiovese, l’unico vitigno ammesso
dalle rigide e secolari norme
di produzione. Un centinaio
di indagati, sei aziende nel mirino,
un’annata (il 2003) bloccata in
cantina,mafinora nessun pronunciamento.
Gli americani hanno
battuto sul tempo gli investigatori
e, forse proprio perché intimoriti
dalle lungaggini giudiziarie italiane,
hanno pronunciato la loro
“condanna”.
La minaccia, tuttavia, secondo il
presidente del Consorzio dei Produttori,
Francesco Marone Cinzano,
“rientra in una fase negoziale
fra Usa e Italia”. Ipotesi confermata
dall’immediato coinvolgimento
dell’ambasciatore italiano in
America, Giovanni Castellaneta,
pronto a inviare una delegazione
a Montalcino per
reperire i documenti
necessari a fugare
ogni dubbio sulla
genuinità del vino.
La strada, dunque,
è quella della
trattativa per giungere
a un accordo
con gli Usa.
Ieri i produttori si sono
riuniti, ma solo per confermare la
fiducia al consiglio direttivo. Della
minaccia americana si è parlato,
ma solo nei corridoi e in via ufficiosa.
I timori, comunque, iniziano
a serpeggiare, visto che
l’export Usa vale a Montalcino
qualcosa come un quarto della
produzione e trenta milioni di euro.

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