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Allegrini 2024

Nazione / Giorno / Carlino

Grandi bottiglie a piccoli prezzi … C’è voglia d’estate, di mare, di pesce. Puntiamo sulla Sicilia, su una maison che ha fatto la storia del risorgimento del vino isolano, rilanciando e privilegiando le uve autoctone. Parliamo di Donnafugata, della famiglia Rallo, che non fa solo vini (e che vini, col passito di Pantelleria “Ben Ryé” e il nero d’Avola “Mille e una notte” fa strage di premi su tutte le guide) ma è impegnata in un progetto globale “Impresa, natura, cultura” in cui l'azienda supera i propri confini operando per lo sviluppo eco-compatibile e culturale del proprio territorio. Tra Marsala, Contessa Entellina, Pantelleria – le tre tenute – la regola dei Rallo è l’apertura al nuovo, con un occhio professionale alla comunicazione (basta vedere il sito Internet della cantina). Proponiamo un cru da uve Ansonica, il Vigna di Gabri 2006 (doc Contessa Entellina). Bianco muscoloso (13,5°) ma l’alcol viene ingentilito dal frutto che sa di note floreali e salmastre.
Un bicchiere mediterraneo che smentisce chi dice che i bianchi siciliani sono figli di un dio minore rispetto ai rossi. Da abbinare ai primi di mare e al pesce al forno, ma anche al baccalà o allo stocco alla messinese. In enoteca sui 10-11 euro. Vigna di Gabri 2006, Donnafugata.
www.donnafugata.it

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