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Il Brunello si fa radiografare. Arrivano gli 007 americani ... Arrivano a Montalcino gli ispettori dell’Attb, l’organismo federale Usa che ha sovrintendere al commercio di alcolici e tabacchi. Lo stesso che ha minacciato di bloccare le importazioni di Brunello dal 9 giugno, se le bottiglie non avranno una certificazione attestante che il contenuto sia cento per cento sangiovese, come previsto dal disciplinare. Proprio alla vigilia del possibile embargo arriverà il gruppo di 007 americani. Due gli appuntamenti: 1’8 giugno a Roma con i vertici del ministero dell’agricoltura e il 10 all’Enoteca Italiana di Siena per un incontro con il Consorzio dei produttori del Brunello. L’annuncio della visita è stato dato ieri dal direttore dell’Enoteca, Fabio Carlesi, alla presentazione della 42esima edizione
della Settimana dei Vini che inizierà venerdì.
L’arrivo della delegazione americana è una tappa importante e delicata dell’articolata strategia messa in campo dal nostro Paese per difendere il Brunello dai possibili contraccolpi dell’inchiesta della procura di Siena sul rispetto del disciplinare. Si è mossa l’ambasciata, ma anche il ministero, le amministrazioni locali e, soprattutto, gli di enti di tutela e valorizzazione come appunto l’Enoteca Italiana. Tutti in campo per lavorare sul fronte diplomatico e convicere l’America - il più grande mercato per il Brunello - sulla bontà del vino di Montalcino. Intanto, il Consorzio dei produttori ha deciso di riunirsi il 30 giugno per discutere, fra l’altro, “delle proposte dei soci atte ad assicurare l’adempimento del disciplinare”. Come a dire, si apre
ufficialmente la discussione se le rigide norme per la produzione di Brunello vadano o meno modificate accogliendo a fianco del sangiovese anche altri vitigni. Lo stesso Consorzio, sempre ieri, ha anche diffuso i dati sulle vendite al 30 aprile da cui emerge un brillante andamento: più 78,5 per cento in numero di bottiglie e più 13,2 per cento in quote sul totale di produzione, rispetto al 2007.