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Bocciato l’eolico a Scansano ... Il Consiglio di Stato avrebbe accolto il ricorso. La Regione: aspettiamo la sentenza... . Brividi lungo la schiena di Claudio Martini, quando ieri è circolata l’indiscrezione pesante: ossia la bocciatura, da parte del Consiglio di Stato, del ricorso della Regione contro lo smantellamento del parco eolico dei Poggi Alti di Scansano, in provincia di Grosseto, l’investimento nel vento. Sul quale sono stati spesi circa 14 milioni di euro del bilancio toscano, un pezzo di futuro per quella che è ritenuta l’energia più pulita.

Il problema? Gli undici pali con le eliche, alti 110 metri in funzione dal gennaio 2007 nella terra del Morellino, vino fra i più richiesti e famosi della Toscana. Non a caso, era stato un notissimo produttore, Jacopo Biondi Santi, a rivolgersi al Tar, e a ottenere una sentenza vittoriosa, contro il parco eolico. La Regione si è appellata al Consiglio di Stato.
E ora? L’indiscrezione sulla nuova sentenza risponde al vero? Oppure si tratta di un’anticipazione non precisa? La verità, a quanto pare, sta nel mezzo. Il Consiglio di Stato
avrebbe dichiarato non corretto il procedimento autorizzativo. Ma la sentenza non è stata ancora scritta. E proprio da quello che metteranno nero su bianco i giudici amministrativi di secondo grado dipende il futuro del parco eolico. Il fatto è che al procedimento autorizzativo
manca la Via, cioè la valutazione d’impatto ambientale. Secondo gli uffici regionali non sarebbe stata necessaria. Il Tar, invece, ha affermato che si tratta di una lacuna imperdonabile, capace di far smantellare l’intero parco, di far abbattere i pali. Anche il Consiglio di Stato avrebbe rilevato la mancanza della Via, strumento ritenuto indispensabile per capire se quei pali sono compatibili col delicato ambiente circostante. Ma il governatore Martini e il presidente
della commissione ambiente e territorio, Erasmo D’Angelis, si augurano che la sentenza sia accompagnata da una semplice prescrizione: “Fate la valutazione d’impatto ambientale”. Mantenendo in piedi i paloni. La Regione ha fatto anche sapere due cose: 1) bisogna aspettare le motivazioni della sentenza in attesa di esprimere giudizi definitivi; 2) anche se le indiscrezioni parlano di esito sfavorevole per Regione, Provincia di Grosseto, Comune di Scansano e Legambiente, non sarà modificato il piano energetico toscano, che prevede un aumento del 46% dell’energia prodotta con fonti rinnovabili.

Erasmo D’Angelis
aggiunge che le pale
coliche di Scansano possono dare energia pulita a più di 40 mila persone, risparmiando, ogni
anno, l’emissione
nell’atmosfera di 38 mila tonnellate di anidride carbonica. Ma il produttore Jacopo Biondi Santi non demorde. Dice: “Non discuto se l’eolico sia utile o no. Qui si parla di un impianto dichiarato illegittimo dal Tar. E su questo aspetto la sentenza scritta del Consiglio di Stato”.

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