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Allegrini 2024

Nazione / Giorno / Carlino

Confessiamo che siamo iscritti al partito Abc (“Anything but chardonnay”), beviamo qualunque bianco purché non chardonnay. Rendiamo omaggio a uno dei vitigni più blasonati, ma se dobbiamo scegliere un bianco “estivo” puntiamo sugli autoctoni di casa nostra, campani (falanghina, fìano) o siciliani (grillo, inzolia) o sardo-liguri-toscani (vermentino). Oppure su una via di mezzo tra un rosso e un bianco, cioè un rosato. E dal rosé partiamo per parlare di una piccola cantina calabrese che sta crescendo vendemmia dopo vendemmia, smentendo chi vuole quella regione figlia di un dio
(enologico) minore. Lidia Matera è una vera “signora del vino”.
Agronoma, si trasferisce da Bologna a Montalto Uffugo (alle porte di Cosenza) nel 1990, alla morte del padre, di cui prende il posto alla guida della tenuta Terre Nobili, 35 ettari di vigneti e uliveti di media collina. Qui pianta solo uve autoctone: greco, magliocco, nerello cappuccio e converte tutto a biologico.
Difficile scegliere tra i quattro vini prodotti, due rossi (Alarico e Cariglio), un bianco (Santa Chiara) e un rosato (Donn’Eleonò), tutti con uno
straordinario rapporto qualità/prezzo (i rossi 7,80 euro, bianco e rosato a 6,40). Tutte le bottiglie parlano della Calabria, del calore di una terra, della passione di Lidia (coadiuvata da un enologo come Mario Ercolino). Il Santa Chiara è un bianco (greco 100%) sontuoso, elegante e sapido. Il Donn’Eleonò, fruttato, minerale, è un rosato (50% nerello e magliocco) da sogno. Il territorio della Valle del Grati, come scrive Luciano Pignataro, è contrada vitivinicola “ancora inesplorata”, ma promette grandi emozioni.

Donn’Eleonò, Igt Valle del Grati, Terre Nobili q2 tel. 0984-934005 E-mail: lidia.matera@libero.it

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