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Nazione / Giorno / Carlino

“Gli italiani taroccano il Dom Perignon” ... Quotidiano rivela la truffa: “Staccano l'etichetta e la sostituiscono con la mitica 1959”... Un Dom Perignon falso è qualcosa
che supera l'immaginazione di ogni appassionato
di vini. Figurarsi l'imitazione del
prezioso “1959”, annata che in una recente
asta a New York è stata venduta per
84.000 dollari la bottiglia. Eppure, alcuni
bravi "falsari" - sembra italiani -
ci sarebbero riusciti e Louis Vuitton
Moet-Chandon (LVMH), il gigante
del lusso che produce il principe degli
champagne, ha preteso un'inchiesta
internazionale.
La leggenda vuole che il frate domenicano
Dom Perignon - a cavallo fra
il diciassettesimo e il diciottesimo secolo -
nella solitudine della sua abbazia
sulle alture di Epernay, capoluogo
della regione Champagne,
abbia migliorato, anzi perfezionato,
la tecnica di preparazione del famigerato
prodotto. Ne venne fuori un
vino biondo, “petillant” e inebriante, una sorta
di nettare degli dei, che finì per inondare ogni
celebrazione importante, dalle incoronazioni
dei re alle nozze dei potenti.
Il DomPerignon, quindi, è forse lo champagne
più prestigioso, di certo il più
noto a livello planetario, fra
quelli considerati ottimi dagli
esperti. Ma, come per ogni vino
di razza, ci sono annate buone,
meno buone, ottime, straordinarie
e uniche. Quella del 1959 fa
parte di quest'ultima categoria,
almeno per lo champagne rosé
che uscì da quell'appezzamento di terreno diventato
oggi proprietà di LVMH. Così raro e
prezioso che fu prodotto soltanto in 306 bottiglie,
alcune delle quali servite in occasione dei
festeggiamenti per i 2.500 anni dell'impero persiano
fondato da Ciro il Grande, nel 1971. Qualcuno
ancora racconta di aver degustato quell’eccezionale
prelibatezza. Il 25 aprile scorso, in
tempi più prosaici, un lotto di sole due bottiglie
del prezioso champagne rosé Dom Perignon
1959, riemerso dalla cantina del supermiliardario
americano Robert A. Rosana, è stato
messo all'asta a New York. Prezzo di partenza,
fra i 5.000 e i 7.000 dollari, lotto aggiudicato per
84.700 dollari.
Un’occasione troppo ghiotta
perché potesse sfuggire a degli
abilissimi e attenti imbroglioni.
Che secondo il quotidiano
France Soir sarebbero italiani.
Loro, sostiene il quotidiano,
hanno fatto qualcosa che “è facile,
ma basta pensarci”. Ecco,
nessuno aveva ancora avuto l’idea di comprare
delDomPerignon da enoteca, staccare l'etichetta
e attaccare - al suo posto - quella mitica, introvabile
e irraggiungibile dell’annata 1959.
Prezzi alle stelle soltanto perché si cambia un
pezzo di carta appiccicato su una bottiglia? I
francesi non ne sono proprio convinti, e Louis
Vuitton Moet-Chandon è in attesa che la sua
denuncia sortisca gli effetti sperati.

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