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“Franciacorta, il Festival delle bollicine. E non solo” ... Settembre, per il mondo del vino, è tempo di primi bilanci. Che vendemmia è quella del 2008 per la Franciacorta, terra d’eccellenza per quanto riguarda la produzione di ‘bollicine’?

“Nei giorni scorsi si è completata la raccolta delle uve che andranno a dar vita ai nostri meravigliosi Franciacorta, e siamo molto soddisfatti. Dal punto di vista qualitativo questa annata si preannuncia di grande valore. Determinanti le condizioni metereologiche delle ultime settimane di luglio e le prime di agosto, che, con escursioni termiche anche di dieci gradi, hanno favorito il recupero di acidità, e portato a maturazione ottimale le uve. Dal punto di vista quantitativo, per quanto riguarda la nostra zone, compensandosi le perdite dovute a fenomeni naturali, con le produzioni dovute a nuove impianti, è in media con gli anni passati”.

È di queste settimane una novità importante che riguarda i vini della vostra zona, il cambio di denominazione da Terre di Franciacorta a Curtefranca…

“È un’operazione che riteniamo molto importante. Una scelta che va nell’ottica della chiarezza e della trasparenza, nei confronti dei consumatori. Da sempre il nostro territorio ha puntato tutto sull’eccellenza. Anche nel dialogo con il pubblico. Quando il consumatore oggi sente parlare di Franciacorta, oggi, subito pensa alle bollicine. È stato un lavoro di anni, ma ce l’abbiamo fatta. Diciamo che siamo riusciti a far sì che dire Franciacorta sia sinonimo di Franciacorta. Ora, con il cambiamento di denominazione da Terre di Franciacorta a Curtefranca, vogliamo lanciare un’operazione di marketing che dia maggiore valore anche ai nostri vini fermi”.

Sulla Gazzetta Ufficiale è stato di recente pubblicato il nuovo Disciplinare di produzione del Franciacorta Docg.

“La novità più significativa è quella che conferisce alla Franciacorta, unica in Italia, la possibilità della cosiddetta riserva vendemmiale. In annate ottime si potrà avere una produzione maggiore, e la percentuale in più prodotta, potrà essere conservata in cantina, e impiegata in altre annate meno felici. Un modo per avere un ulteriore equilibrio sul mercato e una garanzia di qualità in più per i consumatori”.

Mentre per molti vini italiani, il 2008 è stato un anno difficile, per le produzioni franciacortine sembrerebbe il contrario...

“Con una certa sorpresa, ma con grande soddisfazione, va detto che per i nostri Franciacorta questo è un periodo molto favorevole. Nelle scorse settimane sono stati ospiti del nostro territorio oltre 40 importanti buyers stranieri. Per loro è stata un’esperienza entusiasmante, e ci ha colpito come siano rimasti favorevolmente impressionati dalla zona e dalla qualità delle nostre produzioni. La conferma del successo dei nostri Franciacorta, poi, viene dal fatto che oltre il 15% del prodotto è venduto in Germania, Inghilterra e America”.

Da domani a lunedì 22 settembre è in programma il Festival del Franciacorta...

“Anche quest’anno, siamo a Erbusco, a Villa Lechi, una splendida dimora edificata a cavallo tra i sec. XVI e XVII, in stile palladiano. È la nona edizione, ma oggi come agli esordi, la manifestazione mira a presentare i produttori del territorio che, con la cultura dei loro vigneti, la conoscenza delle più moderne tecniche di cantina e la forte volontà di realizzare un prodotto dalla qualità eccellente, fanno grande la zona. L’appuntamento è con 56 Cantine che per i tre giorni del Festival metteranno in degustazione oltre 120 etichette”.

Le novità dell’edizione 2008?

“La sorpresa dell’anno, sarà la presenza di Oliviero Toscani che, con la sua squadra di fotografi della bottega d’arte e comunicazione La Sterpaia, allestirà un vero studio fotografico e video a Villa Lechi. In questo modo il IX Festival del Franciacorta entrerà a far parte del suo progetto ‘Razza Umana/Italia’, un viaggio attraverso città, piazze ed eventi che documenta le differenze e le somiglianze delle facce degli italiani e dei residenti nel bel Paese, le espressioni e le peculiarità fisiche, somatiche, socio-culturali del ‘Nuovo Paesaggio Italiano’. Chi vorrà farsi fotografare potrà presentarsi al casting dalle 11 alle 19 di sabato. Inoltre, sempre all’interno di Villa Lechi, ci sarà un corner dove verrà promossa una nuova ed entusiasmante iniziativa per il Festival 2009 che sarà la decima edizione di questa manifestazione. Una straordinaria Caccia al Tesoro chiamata ‘Scoprir tesori in Franciacorta”.

Gli appuntamenti più importanti del programma?

“Momento clou del Festival saranno i banchi d’assaggio, dove si potranno degustare nella giusta atmosfera i Franciacorta, dai Brut e Satèn senza annata agli irripetibili Millesimati, ai Non Dosati e ai Rosé, sotto la guida attenta e disponibile di enologi e produttori. Sabato e domenica nelle Sale della Villa si svolgeranno i seminari di approfondimento con degustazioni guidate e gli incontri con lo chef Vittorio Fusari, uno degli alfieri del gusto della provincia bresciana, che proporrà affascinanti abbinamenti con i Franciacorta”.

E a proposito di cibo e Franciacorta, quali secondo lei i migliori abbinamenti?

“Detto che la grande versatilità del Franciacorta, fa sì che si tratti di un vino da tutto pasto, che può accompagnare dall’aperitivo ai secondi, escludendo solo i dolci. Il brut credo sia l’ideale come aperitivo. Il satèn la bottiglia che si abbina come nessun’altra ai piatti di pesce delicati. Il rosè, che sta riscuotendo un grande successo, con il tradizionale e goloso spiedo bresciano, o, in un marriage un po’ ardito, ma ghiotto, con la fiorentina. I Franciacorta Riserva, l’ultima perla delle nostre produzioni, che prevedono almeno 60 mesi sui lieviti, con piatti di struttura, speziati, come il brasato”.

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