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Nazione / Giorno / Carlino

Grandi bottiglie a piccoli prezzi ... Si può bere bene spendendo poco dalle parti del Chianti Rùfina. La più piccola denominazione del grande rosso toscano conta circa 4 milioni di bottiglie e grandi estimatori in tutto il mondo (l’export supera il 60 per cento). I venti freschi dell’Appennino accarezzano le vigne a est di Firenze e danno luogo a vini di grande impronta territoriale, lontani dalla austerità del cugino Chianti Classico. Qui il Sangiovese si sente e si sentono soprattutto i profumi di viola e frutti rossi in un contesto da rosso di montagna, trionfante su tavole ricche di funghi e selvaggina provenienti dal vicino Mugello. L’azienda agricola Travignoli è tra le più rappresentative del territorio. Attiva fin dal Medioevo, nel ’700 viene acquistata dai conti Busi i quali continuano ancor oggi a gestirla. Tutta la proprietà si trova esposta a sud ad un’altitudine tra i 150 e i 400 metri, location ideale per viticoltura e olivicoltura di pregio (qui nasce l’extravergine Laudemio). Giovanni Busi guida l’azienda con una filosofia attenta ai valori del territorio e della tradizione: poco legno, solo botti grandi, acciaio e vetro. Segnaliamo il Chianti Rùfina base che va sul mercato dopo un anno dalla vendemmia (6 mesi acciaio e 6 di botte). Bello violaceo al naso, in bocca diventa morbido e corposo. Struttura e bevibilità lo adattano sia a pasti veloci che più consistenti. Un bicchiere di grande Toscana a buon mercato: in enoteca sui 7 euro. Chianti Rùfina docg 2006, Travignoli: info: www.travignoli.com
Autore: Lorenzo Frassoldati

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