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Pane a un euro: via 8 quintali in un’ora ... Roma, successo delle Ronde contro il carovita. “Lo rifaremo con latte e pasta”... Le “ronde contro il carovita” lo avevano preannunciato tre giorni fa, e ieri l’hanno fatto. Pane venduto a un euro al chilo: in meno di un’ora sono andati esauriti 8 quintali. Molti anziani, ma anche coppie giovani hanno preso d’assalto i banchetti allestiti da “Action” in alcuni quartieri di Roma: San Lorenzo, Garbatella, Cinecittà e Tuscolana. “Fumo negli occhi della povera gente”, protesta l’Unione panificatori.
Ma i Gruppi di acquisto popolare, in cui sono confluite diverse associazioni di cittadini e gruppi dei centri sociali, sono decisi ad andare avanti. “Abbiamo intenzione di distribuire in futuro - annuncia Simona Panzino di Action - anche altri beni di prima necessità, come chiesto dai cittadini. Per esempio pasta o latte a un euro al litro”.

Azioni di protesta contro le speculazioni, spiegano, che hanno portato ai rincari di pane, paste e altri generi di prima necessità. Ma azioni pensate anche per offrire “un paniere diversificato e calmierato alle persone in difficoltà e con redditi bassi”. E la gente è accorsa in massa. A San Lorenzo, tra la folla che si accalcava davanti alle ceste di pane, molti pensionati avvertiti dal passaparola.

Mario, 76 anni, nei giorni scorsi lo aveva abolito dalla tavola. “Non ne compravo da una settimana perché prendo 500 euro di pensione al mese, e anche quello è diventato un lusso”. Mauro, operaio di 56 anni, ha fatto una discreta scorta per congelarlo. E tutti sostenevano la stessa cosa: “L’iniziativa di vendere il pane a un prezzo equo andrebbe ripetuta anche per pasta e latte”. Una richiesta che i Gruppi di acquisto popolare hanno già fatto propria: si replica sabato prossimo. Probabilmente con altri beni a prezzo equo. Il pane, che a Roma costa più di 2 euro al chilo, è stato possibile venderlo a prezzo ridotto - hanno spiegato - “perché sono stati tagliati i costi di trasporto”. Protesta il presidente dell’Unione panificatori di Confcommercio di Roma, Claudio Conti.

“Piuttosto che compiere atti di mera propaganda - afferma - pensiamo tutti insieme a mettere in atto azioni che possano avere un effetto duraturo per i cittadini”. Nei giorni scorsi alcune associazioni di consumatori, per protestare contro l’aumento del pane rincarato in un anno di oltre il 12 per cento, avevano promosso lo “sciopero della pagnotta”. Ma molti italiani lo hanno già eliminato: il consumo del pane è, infatti, sceso nel primo semestre del 2008 del 2,5%.

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