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Migliaia di ubriachi al volante. E c’è chi litiga per le locandine ... Certi signori sono formidabili. In 18 ore sei persone sono state uccise da ubriachi o drogati al volante e loro, questi signori, mica parlano dell’autentica emergenza-vergogna nazionale che necessiterebbe magari di misure drastiche (esempio: via la patente per sempre - sì, proprio per sempre - a chi guida in stato di ebbrezza e ammazza qualcuno).
No, questi signori si lamentano perché da oggi saranno obbligati, poverini, a tappezzare i loro locali con le tabelle anti-alcol. Ma vi rendete conto che sfregio, che scandalo, che colpo mortale per i loro affari? Diversi gestori - spalleggiati anche da varie associazioni di categoria - minacciano: “Noi non le esporremo mai”. Un noto dj spiega cosa succederà: “Nella stragrande maggioranza dei locali queste tabelle saranno nascoste nei bagni: non le leggerà nessuno”. C’è anche chi osserva: “Perché in certi locali sì e in altri no?”. E poi: “La sicurezza stradale non dipende da noi. Faccia più controlli la polizia”.
Già, è sempre colpa degli altri. E così, mentre migliaia di giovani si ubriacano, si impasticcano, muoiono o uccidono, noi siamo capaci di litigare e frignare - che squallore - pure per delle banalissime (o stramaledette) locandine.
Signori, un po’ di ritegno please.