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Allegrini 2024

Nazione / Giorno / Carlino

Langhe ... La strada romantica fra le colline. Panorami inebrianti fra le geometrie dei preziosi vigneti... Toglie il respiro la bellezza delle colline delle Langhe, sinonimo di gusto e di vini nobili. La morbidezza dei paesaggi accarezza lo sguardo e l’animo. Le geometrie dei vigneti e noccioleti preannunciano sorprese riservate agli estimatori del piacere di vivere. Vini come Barolo, Barbaresco, Nebiolo, Barbera, Dolcetto sono prodotti tra Langhe e Roero, terre di castelli, di abbazie, di borghi storici e di città di charme come Alba, bellissima nei suoi edifici storici e profumata di tartufo, di ristoranti da gourmet e trattorie deliziose. Alba, dove proprio in questi giorni il sua maestà il Tartufo Bianco è il protagonista indiscusso di uno degli happening gastronomici più noti al mondo: la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco d’Alba aperta fino a domenica 9 novembre in un padiglione enorme che richiama milioni di visitatori e che rappresenta un’attrattiva imperdibile sia sotto il profilo culturale, sia sotto quello enogastronomico (Info: www.fieradeltartufo.org).

Percorrere la Strada Romantica delle Langhe e del Roero significa entrare nella vita di questo territorio, fatto di dolci e tondeggianti colline, stradine che contendono il sole ai vigneti, angoli di paesaggio sempre nuovi dietro ad ogni curva. La Strada Romantica è un mosaico infinito di paesaggi ed è concepita per svelare pian piano il paesaggio naturale e umano dove vien voglia di fermarsi per regalare un po’ di tempo a se stessi. I
gioielli di questa terra sono la sua rigogliosa produzione vinicola, il tartufo, le nocciole, ma anche le sue secolari tradizioni, le piccole gemme dell’architettura rurale che ornano i borghi, le testimonianze dell’epoca feudale fatte di castelli e torri, le fastose residenze che occhieggiano dalle vette suggestive. La Strada Romantica delle Langhe e del Roero è un percorso fisico ed emozionale con sentieri incastonati dal fascino irresistibile dove ogni collina ha un nome e dove i vigneti, celebrati e conosciuti nel mondo sono l’essenza del Barbaresco, un vino, ma anche un borgo in cui il mosto aleggia nell’aria e dove si scopre che ve ne sono venti, trenta anche quaranta qualità. E per distinguerlo basta assaggiarlo. Ma solo dopo una decina di degustazioni si comincia a capire la differenza fra una produzione e l’altra senza però riuscire ancora a penetrare nell’essenza di un vino
che è fra i principi della viticoltura. E da Barbaresco, dove all’ombra dell’antica torre, una chiesa sconsacrata è diventata un’enoteca, non si possono salutare le Langhe senza una sosta a Treiso dove lo sguardo è conteso tra l’armonia delle colline, il volo di un falco e un melograno coi suoi frutti dorati. A Treiso, come nella vicina Neive, il tempo non si è fermato, ma restituisce ancora una cultura antica della terra che infonde sapore alla vita quotidiana. Tutto ciò si traduce in cibi che coniugano al meglio autenticità e gastronomia, vini straordinari, spazi a misura di chi sa offrire e ricevere grandi emozioni.

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