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Sette rossi toscani nella Top 100 del vino ... E’ uscita la temuta classifica di “Wine Spectator”: buon risultato per le vigne del Granducato... Sette su quattordici. Messa così, come riscontro strettamente numerico, è messo bene il Vigneto Toscana nella classifica più temuta e più attesa dell’anno, la “top 100” di Wine Spectator, la bibbia d’Oltreoceano che con i suoi giudizi orienta i gusti di milioni di appassionati e consumatori, e da anche grosse dritte al mercato. Sette vini toscani sui 14 italiani nei primi 100, sintesi di un mega-assaggio che ha interessato quasi 20mila etichette. Insomma, il 50 per cento, ma con luci e ombre. Nessuno nella “top ten”, intanto: il primo tricolore è targato Piemonte, è il Barolo 2004 di Pio Cesare, sesto; il secondo, quattordicesimo, ancora un Barolo 2004, Vigneto la Villa di Seghesio.

Lontani i tempi dei trionfi. Lontani? Mah: è del 2006 il trionfo del Brunello di Montalcino Tenuta Nuova di canova di Neri, appena dell’anno scorso il quarto del Tignanello Antinori 2004 e il settimo di Ornellaia 2004 della tenuta l’Ornellaia, prima nel 2001. Ed è del 2005 il quinto posto di Oreno della Tenuta Setteponti di Antonio Moretti a Castiglion Fibocchi, Arezzo, blend di merlot, cabernet sauvignon e sangiovese. Che è ancora il primo dei toscani, quindicesimo: è il vino che piace a Lapo Elkann, a Flavio Briatore, a Patrizio Bertelli. Poi, 22°, un altro bel blasone: Avignonesi, con il Nobile di Montepulciano Grandi Annate Riserva 2004. Al 31° posto un’altra azienda di grande qualità: la Fattoria La Massa di Panzano in Chianti, con il suo Igt Toscana La massa 2006. Piccola nota di cronaca, il winemaker di Oreno e La Massa è lo stesso, quel Carlo Ferrini che non più tardi di un anno fa sempre gli americani (era Wine Enthusiast) hanno scelto come miglior enologo del mondo. Avanti: sul 51 ° gradino il Chianti Classico Berardenga 2006 della Fattoria di Felsina, gran rapporto qualità-prezzo, quotato 17 dollari (13 euro e mezzo). Poi i due successi dei Marchesi de’ Frescobaldi: 70° è il Pinot Grigio Collio 2007 etichettato Tenuta Attems (19 dollari, insomma 15 euro), e 75° il Chianti Rufina Castello di Nipozzano Riserva 2005, “creatura” di Niccolo D’Afflitto. Seguono due rossi di Greve in Chianti: 81° il Chianti Classico 2006 di Querciabella, e 96° l’igt Toscana Cabreo il Borgo, cabernet-sangiovese delle Tenute Folonari.

Fin qui i numeri. Adesso le parole. Di soddisfazione, non c’è dubbio, quelle di Antonio Moretti e quelle di Lamberto Frescobaldi, vicepresidente e responsabile della produzione in azienda: al tempo della crisi, una “spinta” non fa male. “Un risultato - si lascia andare Moretti - che premia la qualità estrema della materia prima lavorata senza compromessi da una squadra giovane e agguerrita”. “Un incentivo - sostiene Lamberto Frescobaldi - a continuare sulla strada di produrre vini di alto pregio in Toscana. Del resto, Nipozzano Riserva è da anni stabilmente attestato fra i migliori del mondo». Un bel traino, per tutto il movimento, nell’attesa di vedere il quadro completo degli “score”. Primo dicembre, nuovo puntamento.

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