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Allegrini 2024

Nazione / Giorno / Carlino

Grandi bottiglie a piccoli prezzi ... Già il cappello davanti all’umile lambrusco che ha saputo farsi grande. Il primo ad entrare nell’Olimpo dell’enologia italiana (5 grappoli sulla guida Ais del 2009) viene dalle Cantine Ceci di Torrile di Parma ed è un vino “estremo”, come lo definisce Alessandro Ceci che con Maria Teresa, Maria Paola Ceci e Chiara Marghenzoni gestisce la storica cantina ereditata dal nonno-oste della bassa Parmense. Entusiasmo, attenzione al territorio e al marketing, idee innovative come il rosè dedicato alla Via Emilia (S.St.9), uvaggio di lambrusco e sangiovese, e la parternship col gruppo fashion di Mariella Burani sono i must aziendali. Varie le linee: da quella “Otello”, dedicata al nonno-fondatore, che comprende le selezioni di lambrusco, sauvignon e malvasia, alla “Terra verdiana” con le versioni base. Ma torniamo alla bottiglia coronata, Otello Nero, lambrusco “estremo” ottenuto da uve Maestri, la varietà simbolo delle colline parmigiane, da sempre vocata ad esaltare profumi e concentrazione. Estremo per il colore rosso violaceo, per il naso avvolgente di fragola, mora e lampone, per la bocca morbidissima ma non stucchevole. Piacevolmente tannico, è vino facile ma non banale, da accostare ai classici della cucina emiliana (salumi, Parmigiano, pasta fresca, fritti vari, bollito) su cui esercita un benefico effetto “sgrassante” anche grazie al grado alcolico non “estremo” (11.5°). In enoteca dai 10 ai 15 euro. Otello Nero di Lambrusco, Cantine Ceci. Info:www.lambrusco.it

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