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Nazione / Giorno / Carlino

Alla corte del principe. I vino tra storia e cultura ... Torna a maggio la rassegna di Duccio Corsini... In quelle barrique non c’è soltanto il vino a crescere, a affinarsi, a migliorare in attesa della bottiglia. Secoli di storia e di cultura, un patrimonio perfino pesante sulle spalle quando ci si chiama Corsini. Un patrimonio che Duccio Corsini, il giovane principe, tiene saldo e vivo: da imprenditore, perché fa il vino, fa l’olio e li vende, adesso anche al pubblico, da quando a Villa Le Corti, la sua “reggia” nella campagna appena fuori San Casciano Val di pesa, ha aperto anche un negozio. Un outlet, “perché per noi - dice - outlet significa compre bene, ma soprattutto comprare alla fonte, potendo riconoscere la qualità del prodotto e osservare il processo di lavorazione”. Da uomo di cultura, perché alle Corti il principe Duccio custodisce secoli di Toscana (e non solo) nelle pietre antiche ma anche nelle carte, nelle biblioteche, negli attrezzi da lavoro, nei metodi di lavorazione, nelle bandiere e nei gonfaloni, nei ritratti, negli edifici sacri e profani, perfino nelle lapidi del cimitero e della cripta. E nei rapporti con la gente.

Nasce da questo cocktail la passione di Duccio - e di sua moglie Clotilde - per la campagna, per l’olio, per il vino. Ne hanno fatto una rassegna, Alle Corti del Vino, che quest’anno - è in agenda dal 22 al 24 maggio - soffia su tredici candeline. E che è occasione per conoscere il vino, ma anche la cultura del vino. Si beve, Alle Corti del vino: sono 300 le etichette presenti, con 400 vini, tutti selezionati nel gotha della migliore qualità. Ma si riflette, si ascolta, si scambiano opinioni: ogni anno il principe Duccio ("principe, ma agricoltore", precisa non senza un bel sorriso) e il suo staff impreziosiscono la mostra mercato con degustazioni di particolare livello, con seminari, con tavole rotonde e conferenze: parlano grandi esperti, la possibilità di ascoltare è offerta semplicemente iscrivendosi. Si paga il biglietto ma si assaggiano ottimi vini, si mangiano ottimi piatti, alle Corti del vino. Perché anche la qualità della vita è cultura da preservare, da mantenere viva e salda. Ed evidentemente la formula piace: le precedenti dodici edizioni hanno contato qualcosa come 35.569 visitatori, 43.718 bottiglie degustate e degustate e 21.480 vendute.

Per informarsi e iscriversi ai seminari: telefono 055.829301 oppure www.allacortedelvino.it

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