02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Nazione / Giorno / Carlino

“Alcol, stop di notte in tutti i locali”. Giovanardi minaccia pene severe... Limiti, prevenzione e repressione. L’abc, secondo Carlo Giovanardi - sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla droga e alla famiglia - per provare ad arrestare il dramma quotidiano delle sostanze alcoliche e delle stragi ad esse tributabili.

Senatore, siamo di fronte all’ennesima vittima innocente della trasgressione. Nonostante leggi e divieti l’alcol continua a essere una vera piaga sociale. Soprattutto tra i giovanissimi...
“La fermo subito. Sono appena uscito da un incontro a Benevento con Clarissa Burt e una platea nutrita di ragazzini, nel quale abbiamo lungamente parlato del problema alcol-minori. Mettendo a confronto l’atteggiamento assunto dai diversi Paesi nell’affrontarlo. L’Italia, dati alla mano, ne esce a pezzi su parecchi fronti”.

In che senso?

“La nostra nazione risulta essere ultrapermissiva. Qui vige la disastrosa cultura del vietato vietare. Anche quando in gioco ci sono vite, ragazzi e famiglie”.
Andiamo sul concreto...

“Prendiamo il limite di età nella vendita degli alcolici: negli Stati Uniti è di 21 anni, il massimo. In molte altre realtà è di 18 in mentre in Italia si ferma a 16. Sono indicatori che si commentano da soli”.

Il limite si ferma a 16 e molto spesso viene disatteso, come
a volte viene ignorata la regola di non vendere alcolici dopo le due di notte in discoteca. Di chi è la colpa?

“Di alcuni gestori, della lobby dei commercianti e di Confcommercio, che non hanno nessun interesse ad arginare la vendita degli alcolici. Trascurando il fatto che l’alcol uccide, e se non uccide fa
comunque male alla salute”.

Ha una ricetta per migliorare la situazione?

“Regole rigide, prevenzione e repressione sono gli ingredienti per provare a cambiare le carte in tavola”.

Regole, prevenzione e repressione. Ovvero?

Stop generale degli alcolici in tutti i locali pubblici dopo una certa ora e al di sotto di una certa età. Non bastano le discoteche, quindi, anche pub, chioschi e bar devono adeguarsi alla regola. Nonostante l’opposizione di molti addetti al settore. Pena: sanzioni e condanne severe”.

Crede che potrebbe funzionare per contare meno morti sulle strade e proteggere la salute di giovani e meno giovani?

“Ne abbiamo avuto la prova provata con il ritiro delle patenti a tappeto e la confisca delle auto. Due ottimi deterrenti contro le stragi del sabato sera. E non solo. A darci ragione sono le statistiche. Ma non basta”.

Che cosa occorre fare?

“Il Parlamento dovrebbe imporre altri paletti rigidi, obbligando i cittadini al rispetto delle norme. Con controlli più mirati e ferrei. Senza guardare in faccia nessuno: chi sbaglia paga. Basta con le lacrime delle famiglie, versate inutilmente. Evitabili”.
I commercianti potrebbero dare una bella mano?
“Assolutamente sì, smettendo di tirare l’acqua al loro mulino a prescindere da tutto e da tutti. Ci siamo capiti... ”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024