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“Squisito”, il riscatto del gusto ... Forchette pronte e acquolina in bocca. Parte oggi a San Patrignano ‘Squisito!’, un prelibato viaggio alla scoperta dei migliori sapori della cucina italiana fatto di assaggi di cibi, ricette e degustazioni di vini, sotto la ‘regia’ di chef fuoriclasse, Da oggi fino a lunedì 4 maggio, la comunità di recupero fondata da Vincenzo Muccioli e ora diretta dal figlio Andrea, propone un’esplorazione a tutto campo o meglio a tutta tavola, di ricette e piatti tipici dimostrando di essere un appuntamento particolarissimo nel panorama delle manifestazioni di settore. E questo non solamente per la straordinaria qualità dei prodotti e dei protagonisti, ma anche per l’opportunità di scoprire il valore del cibo come strumento dì riscatto dell’uomo dall’emarginazione e dalla tossicodipendenza.

Giunto alla sua sesta edizione, ‘Squisito!’ (www.squisito.org) è l’unico evento gastronomico che si svolge all’interno di una comunità di recupero. Un lungo ‘Gran Premio’ della cucina realizzato grazie a un meticoloso lavoro ai box: i 1500 ragazzi di ‘Sanpa’ che preparano, allestiscono, apparecchiano,
infornano, cucinano in perfetto affiatamento.

Accanto a loro sono i prodotti, i produttori, gli chef e i sommelier ad animare le numerose aree della manifestazione. A cominciare dal villaggio degli artigiani, uno spazio di 45mila metri quadri dove saranno collocati 120 stand dei migliori ‘maestri’ del cibo italiani, nonché le regioni e le province del nostro Paese che presenteranno le eccellenze gastronomiche dei loro territori (non poteva mancare l’Emilia Romagna, che ha rinnovato la sua collaborazione in ‘Squisito!’ per
promuovere le sue specialità. Accanto, la Strada dei cibi di strada, dove è possibile assaggiare dodici interpretazioni della tradizione, quindi i 1600 metri quadrati dove Bibenda e Ais, a fianco di San Patrignano nell’organizzazione di ‘Squisito’, presentano le migliori 100 cantine italiane e gli 800 metri riservati a ‘Squisito Lounge’, la zona relax della manifestazione aperta fino alle 23 per aperitivi, degustazioni e concerti.

E poi ancora, i venti presidi Slow Food per chi non vuole dimenticare cibi che si pensavano perduti, o lo Dejeuner sur l’herbe, picnic d’autore firmato da grandi chef, sul parto che ospita le gare d’equitazione. E tanti altri sono gli appuntamenti e i seminari per questa no-stop del gusto dove se ci si alza dalla tavola è solo per sedersi a un’altra.