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Nazione / Giorno / Carlino

Alcol e rumori, sfida della notte in Toscana ... La movida contro la voglia di quiete: le città spesso in imbarazzo. A colpi di ordinanze ... L’estate avanza e le notti
si fanno sempre più “calde”. In tutti i sensi. Alcol,
musica, voglia di stare insieme, sono
gli ingredienti che radunano tantissimi
giovani soprattutto nei locali
dei centri storici fino a tarda ora.
Piazze e strade si animano anche di
notte. E inevitabile arriva lo scontro
frontale tra due esigenze opposte:
il divertimento dei giovani e la
quiete di chi vuole dormire.

Lucca. Nel centro storico è in
corso una vera guerra fra i residenti
e titolari di bar e pub con i loro avventori.
C’è un regolamento, approvato
dal Comune nel gennaio scorso,
che impone ai gestori dei locali
di fare gli “sceriffi” controllando
che i clienti non eccedano negli
schiamazzi. La battaglia si è subito
aperta e il Comune sta mettendo a
punto, assieme alle associazioni di
categoria dei commercianti, un vademecum
che in sei-sette punti indica
cosa devono fare per limitare
schiamazzi e invasioni di strade e
piazze. La chiusura dei locali è fissata,
al massimo, all’una di notte con
deroga fino alle 2 nel fine settimana.
I controlli della Polizia municipale
stanno per scattare. Musica e
schiamazzi non saranno tollerati
dopo la mezzanotte e rischiano di
innescare una serie di ricorsi, già
annunciati dai titolari di alcuni locali.
Intanto i residenti chiedono
anche di attivare le telecamere nella
Ztl per limitare l’invasione delle
strade e degli stalli dove sono segnati
i posti auto per gli stessi residenti.

Massa. Un’ordinanza ha modificato
gli orari di chiusura. Prima erano
alle una in centro città e alle 2
sulla costa con possibilità di proroga
rispettivamente alle 2 e alle 3.
Tre settimane fa è stata emessa
un’ordinanza che, penalizzando soprattutto
alcuni locali del centro
storico che hanno aperto nell’ultimo
anno, ha eliminato la proroga.
Alla decisione è però seguita una levata
di scudi degli operatori che la
scorsa settimana hanno protestato
silenziosamente in consiglio comunale:
l’amministrazione si è impegnata a rivedere la questione, cercando
di coniugare le richieste dei
residenti del centro storico e il diritto
al lavoro degli operatori. La precedente
proroga verrà dunque estesa
singolarmente agli operatori che
si impegnano a pulire all’esterno
nel raggio di venti metri dal locale
e a regolare l’afflusso dei clienti per
non provocare problemi alla circolazione.
A mezzanotte in strada
non si serve più e non si può più fare
musica.

Viareggio. I locali notturni
chiudono alle 4 del mattino. Ma il
vero problema è quello della musica.
L’ordinanza sui rumori stabilisce
che la musica in centro storico
deve cessare a mezzanotte, mentre
in passeggiata all’una. Sulla Marina
di Levante e sulla Marina di Torre
del Lago si può fare musica fino alle
2 previo l’abbassamento del volume
a partire da mezzanotte.

Firenze. Nessun divieto specifico
relativo alla chiusura dei locali,
che restano aperti fino alle 3 del
mattino. Le ordinanze del prefetto
di Firenze vietano, fino al 15 settembre,
dalle 22 alle 3, la vendita
per asporto di bevande in contenitori
di vetro e di alcolici di qualunque
gradazione. Il divieto viene
esteso anche alle persone che non
possono detenere quantità di bevande
alcoliche che non siano riferibili
al normale uso personale in alcune
piazze cittadine luogo di ritrovo
della movida notturna.

Pistoia. Da quest’anno i locali
chiudono alle 2 invece che all’una.
Un prolungamento deciso per unificare
gli orari dell’area metropolitana
ed evitare la “movida autostradale
” dei giovani pistoiesi verso i locali
di Prato e Firenze.

Prato. Nessun divieto specifico,
dalle 22 è vietata la vendita di alcolici
in bottiglia da asporto.

Pisa. Nei giorni feriali il divieto
di vendita di alcolici da asporto
scatta alle 22. Chiusura dei locali a
mezzanotte e mezz’ora prima della
chiusura i clienti devono lasciare i
locali. Nel fine settimana il coprifuoco
scatta all’una.

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