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Nazione / Giorno / Carlino

Grandi bottiglie a piccoli prezzi ... Bollicine italiane sugli scudi. Il mercato dice che in questo momento i rossi sono fermi, i bianchi reggono, i frizzanti corrono. E una delle capitali della spumantistica italiana è la Franciacorta bresciana dove Majolini è delle maison più antiche e affermate. Cantina radicata a Ome, splendida location per microclima e geologia, con terreni calcarei che agevolano struttura e profumi. Famiglia di vigneron fin dal Seicento, tanto che il cognome deriverebbe da un vitigno locale, l’uva Majolina. Di recente tutte le etichette sono state sottoposte a un raffinato restyling. Per questa rubrica abbiamo scelto le bollicine base, il Majolini Brut, cuvée tradizionale di chardonnay e pinot nero, affinamento in bottiglia sui lieviti per almeno 24 mesi. In un bel bicchiere a tulipano (mai il flute!) si apprezzano il colore paglierino carico e il perlage fine e persistente. Il naso inebria per freschezza, fiori bianchi e sentori di crosta di pane. In bocca è come deve essere: fragrante, intenso ma non troppo. Aperitivo di gran classe, ma mettetelo a tutto pasto su pesce, crostacei, risotti delicati.

In enoteca sui 20 euro Majolini Brut, Franciacorta

Info: www.majolini.it

È un bicchiere un po’ ruvido ma di grande effetto questo Al Passo 2006 di Tolaini, un Igt Toscana base sangiovese (80%) al quale si accompagna il merlot. I vini di Pierluigi Tolaini hanno l’impronta della forte personalità di questo lucchese migrato oltreoceano a soli 19 anni. In Canada ha creato“TransX”, una delle maggiori compagnie di trasporto su gomma del nord America. Ma il sogno era la vigna. Dieci anni fa torna in Italia e compra una tenuta nella Toscana più classica, a Castelnuovo Berardenga. Con Michel Rolland in cantina e Andrea Paoletti in vigna nascono solo tre vini, ma di grande spessore. Al vertice un grande supertuscan, Picconero (merlot, cabernet sauvignon e petit verdot), in mezzo Valdisanti (cabemet sauvignon, merlot e cabernet franc) e questo Al Passo.Vini di taglio“francese” i primi due, più di territorio questo, ma con personalità. Profumi invadenti di mosto e di frutta rossa matura, liquirizia e vaniglia, una bocca piena, ampia con tannini ancora vivaci ma seducenti; bel retrogusto speziato.

In enoteca sui 15 euro. Al Passo 2006, Tolaini

Info: www.tolaini.it

Man mano che cresce la qualità del sangiovese di Romagna, cresce anche l’attrattività del territorio. Originari di Bertinoro, gli Isoldi sono famiglia di costruttori con la passione della vigna. Hanno investito a casa loro, a Bertinoro, capitale vinicola della Romagna, dove il vino sgorga dalle fontane. È nata così Campodelsole, 75 ettari di vigneto-gioiello a 217 metri sul livello del mare. Un ideale ritorno alle radici, “il recupero della tradizione in un contesto innovativo”, spiega Sandra Santini Isoldi, anima dell’azienda. Nuova cantina avveniristica firmata dall’architetto Valbonesi (sembra un’astronave incastrata nella collina), ma nelle botti solo territorio: sangiovese, albana, pagadebit. Grande bevibilità e tannini morbidi sono la costante dei rossi, a partire dal top aziendale, il Vertice, riserva di grande impatto. Qui segnaliamo il sangiovese superiore San Maglorio, affinato solo in acciaio e vetro, un bel naso di prugna fresca, un sapore invadente di ciliegia al palato. Ideale compagno della cucina di territorio a partire da piadina, salumi e squacquerone.

Prezzo: 6,76 euro on line, in enoteca sui 9 euro. San Maglorio 2007, Sangiovese di Romagna Superiore, Campodelsole

Info:www.campodelsole.it

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