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Allegrini 2024

Nazione / Giorno / Carlino

Vini, all’asta i tesori di Francia. La Storia chiusa da un tappo ... Offre 18mila bottiglie il ristorante più celebre di Parigi... Distillato e messo in botte quando Luigi XVI ancora regnava sulla Francia e la Bastiglia era in mano alla monarchia - correva l’anno 1788 - e imbottigliato un centinaio d’anni dopo, allorché Parigi aveva visto succedersi altri tre Borboni, due imperi napoleonici e tre repubbliche, il “Vieux Cognac Clos du Griffier” è senz’altro il decano della combriccola di alcolici dal sangue blu - grandi vini di Francia e di Spagna, più armagnac, cognac e calvados dalle etichette coperte di muffa - che da domani andranno all’asta a Parigi. Li offre una delle cantine più celebri di Francia: quella della “Tour d’Argent”, ristorante fondato nel 1582, un tempo sommo e oggi un po’ decaduto. Nei suoi sotterranei alla Edgar Allan Poe conserva 450mila bottiglie, tra le quali tesori sfuggiti anche all’occupazione nazista, allorché interi settori della labirintica cantina vennero murati per confondere i saccheggiatori tedeschi. All’incanto, per rifinanziare il locale, andranno 18mila bottiglie, e sono previste offerte, anche in internet, da tutto il mondo. Il cognac pre-Rivoluzione (tre bottiglie disponibili) è stimato 3400 euro al pezzo, ma ci sono vini che gli tengono testa: costa altrettanto, ad esempio, un lotto di tre bottiglie di “Montrachet Grand Gru Domaine des Comtes” del 1988: è un Borgogna bianco prodotto ogni anno in 900 bottiglie. E una singola bottiglia di “Château Latour 1er Grand Gru Classé” 1982 (Bordeaux, rosso) è stimata 1200 euro. Consideratelo un investimento: potete berlo fino al 2040, dopo perderebbe la grinta.

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